17 settembre 2012

I miei dolci - Crostata con fichi caramellati, granella di mandorle e crema pasticcera


Torno, dopo un po' di latitanza, sui dolci, che normalmente sono prerogativa di mia moglie, ma sui quali ogni tanto mi lancio anch'io.

Come forse saprete, amo la pasta frolla e la crema, per cui, dando sfoggio di modesti guizzi di fantasia, alla fine torno sempre su una loro combinazione, aggiungendo, di volta in volta, qualche ingrediente di stagione, come in questo caso i fichi settembrini.

Ingredienti (per una crostata di 24 cm di diametro)
  1. Una dose di pasta frolla (qui la mia ricetta)
  2. Una dose di crema pasticcera (qui la mia ricetta)
  3. Una quindicina di fichi
  4. Una confezione di granella di mandorle
  5. Tre cucchiai ben colmi di zucchero di canna
  6. Due cucchiai di Rhum (buono)
  7. Burro e farina (per ungere le teglia)

Bene, per prima cosa preparate la pasta frolla o, se proprio la pigrizia vi assale, compratene un rotolo di quella pronta (nel qual caso, però, un po' di vergogna suggerisco di provarla).

Tenete presente che, se la preparate con le mie dosi, un po' ve ne avanzerà, si da poterci fare qualche piccola crostatina per una sana merenda.

Analogamente preparate anche la crema pasticcera - qui nemmeno voglio prendere in considerazione l'idea di comprare uno di quei preparati per la crema istantanea - seguendo la mia ricetta o la vostra. Ricordate di aumentare leggermente la dose di farina - direi di un venti percento - dato che per questa ricetta la crema deve essere ben ferma.

Tanto che la frolla si riposa in frigo e la crema si fredda, rivolgete la vostra attenzione ai fichi, che pulirete con un panno umido - a me non piace sbucciare i fichi, soprattutto quelli settembrini - e tagliateli a fettine, di circa tre millimetri di spessore.

Prendete un'ampia padella, possibilmente anti-aderente e di misura tale da poter contenere le fettine di fico in un unico strato, metteteci un bicchiere di acqua, il rhum e lo zucchero di canna.

Portatela sul fuoco, a fiamma vivace, e quando lo zucchero si sarà sciolto, unite i fichi e fateli cuocere, senza mai girarli, fino a quando il fondo di cottura sarà diventato denso come uno sciroppo (il segnale sono le innumerevoli bollicine che si formano quando l'acqua è quasi del tutto evaporata).

Spegnete e fate freddare.

Prendete una teglia da crostata, imburratela per bene e poi infarinatela, facendo aderire la farina su tutta la superficie e togliendo poi quella in eccesso.

Tornate alla frolla, stendetela sul piano di lavoro e poi foderateci la teglia, avendo cura di risalire su tutto il bordo, che poi rifilerete con un coltello, in modo che questo sia a filo con quello della teglia.

Mettete un po' di fagioli secchi sulla base della frolla (se addirittura avete le apposite sfere in ceramica, usatele, così oltre ad una cottura perfetta, vi guadagnate anche la mia ammirazione), in modo che questa non si gonfi durante la cottura.

Se non avete nulla sottomano - fagioli o sferette - allora usate una forchetta per fare un po' di fori sulla base della frolla.

Infornate la frolla a 180° per circa una mezz'ora, controllando comunque per evitare che si scurisca troppo, poi tiratela fuori e fatela freddare a temperatura ambiente, poi estraetela delicatamente dalla teglia e mettetela su un piatto adatto.

Bene, ci siamo. Fate uno strato di fichi sul fondo della frolla, facendo in modo che questi ricoprano per bene tutto il fondo, senza lasciare spazi vuoti, poi distribuite su di essi la granella di mandorle.

Completate facendo colare la crema sul tutto, in modo che questa copra uniformemente il tutto.

Guarnite la torta come preferite, ad esempio usando i fichi e la granella avanzati, e mettete in frigo almeno per un paio d'ore.

Quando siete pronti, impiattate, date se volete una spolverata di zucchero a velo, che, lo ricordo, va dato solo al momento di portare in tavola, e divorate senza rimorso alcuno, mettendo da parte, almeno per una volta, il pensiero fisso per le calorie.

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