9 dicembre 2012

Le mie ricette - Insalata del riciclo, con buzzonaglia di tonno e primo sale, profumata agli agrumi


E poi ci accusano di non riciclare mai abbastanza...

Ecco allora una ricetta che celebra il riciclo gastronomico, avendola creata svuotando letteralmente il frigorifero e la dispensa da tutto ciò che era prossimo al fine vita, con la ferma intenzione di non buttare assolutamente nulla.

Ci ho messo di tutto, con qualche accostamento spregiudicato, ma il risultato non è stato affatto male, almeno a giudicare da come mio figlio l’ha divorata.

Un nota sulla buzzonaglia di tonno, che forse molti non conoscono, e che è la parte di tonno a contatto della lisca, quindi maggiormente irrorata dal sangue e, per questo, di colore rosso scuro e di sapore più intenso delle altre parti dell’amico della famiglia Scombridae (al solito, un sentito ringraziamento a Wikipedia).

Ora, al di là degli ingredienti che riporto, il senso della ricetta è anche quello di lasciare libertà di interpretazione, lasciandovi guidare da ciò che sta nel vostro frigorifero, piuttosto che nel mio.

Sentitevi quindi liberi - anzi, vi incoraggio a farlo - di dare libero sfogo alla vostra creatività.

Ingredienti (per 4/6 persone)
  1. Una scatola di buzzonaglia di tonno
  2. Un cetriolo
  3. Una carota
  4. Mezza cipolla
  5. Una decina di pomodori secchi sott’olio
  6. Un paio d’etti di primo sale
  7. Un paio di cucchiai di olive nere
  8. Un paio di cucchiai di pinoli
  9. Un paio di cucchiai di mollica di pane
  10. Una costa di sedano
  11. Un cucchiaio di capperi
  12. Una decina di fili di erba cipollina
  13. Scorza di arancio e di limone
  14. Olio extra-vergine di oliva
  15. Sale e pepe

Per prima cosa, se non ne avete in avanzo da precedenti ricette, preparate la mollica di pane.

Prendete quindi del pane, meglio se raffermo, in modo che la mollica sia piuttosto secca, e mettetela nel mixer ad alta velocità (quello che si usa per macinare il caffè e la frutta secca) o, se non l’avete, potete usare il mixer tradizionale o il frullatore.

Fate andare alla massima velocità, in modo da ridurre la mollica in piccole briciole, poi travasate la mollica in un pentolino anti-aderente, di dimensione tale che la mollica possa formare un strato sottile, senza essere troppo ammassata.

Unite alla mollica una generosissima macinata di pepe nero.

Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate andare, girando quasi in continuazione, fino a quando la mollica comincerà a scurirsi leggermente, poi spegnete e travasate rapidamente la mollica in una ciotolina. Mi raccomando, non in quella dove poi aggiungerete gli altri ingredienti (vedi dopo).

Non lasciate la mollica nella padella, altrimenti, per effetto del calore residuo, continuerà scurirsi, soprattutto quella a contatto con il fondo.

Tagliate poi i pomodorini secchi, ricavandone delle striscioline piuttosto sottili.

Poi il cetriolo, che sbuccerete e taglierete, prima a fette, spesse circa mezzo centimetro, e poi ogni fetta a dadini.

La carota invece la taglierete alla julienne, mentre la cipolla a fettine molto sottili, nel verso degli anelli, che poi otterrete separando delicatamente ogni singola fettina.

Anche il sedano, dopo averlo pulito, lo taglierete a fettine sottili.

A dadini anche il primo sale, mentre per il tonno, più friabile, limitatevi a tirarlo fuori dalla sua scatola, usando una forchetta, e vedrete che ci penserà lui a ridursi in pezzi più piccoli.

Le olive, se sono grandine, dividetele a metà, togliendo il nocciolo se non sono già denocciolate.

Raccogliete tutti gli ingredienti in una ampia terrina, poi aggiungeteci i capperi e i fili di erba cipollina, che avrete tagliato - non tritato - in piccoli pezzetti.

Aggiungete infine i pinoli e la scorza di limone e arancia tritata finemente, in modo che se ne senta il profumo, senza che i singoli pezzi siano avvertibili in bocca.

Ricordo, al solito e al di là delle quantità indicate, che ogni insalata vive di armonia, per cui valutate la vostra opera per capire se sia o meno necessario equilibrare i diversi ingredienti, nel caso aumentando la quantità di qualcuno di essi.

Salate, date una macinata di pepe e, per finire, un generoso giro d'olio extra-vergine sul tutto. La generosità dell'olio è legata anche al fatto che parte di esso sarà assorbito dalla mollica di pane, che aggiungerete all’ultimo momento, proprio per evitare che si ammorbidisca troppo per effetto dell’olio, rimanendo invece bella croccante, creando un piacevole contrasto con la morbidezza complessiva dell’insalata.

In virtù della varietà di sapori, alcuni forti, altri meno, suggerisco di non usare altri condimenti, come aceto di vino, limone o balsamico, proprio per non introdurre ulteriori sapori, dal forte contrasto con tutto il resto.

Mescolate, impiattate, guarnite come meglio credete e, finalmente, portate in tavola e mangiate, fieri del vostro contributo all’eco-sostenibilità (non so di cosa, ma fa fico dirlo).

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