21 gennaio 2015

Le mie ricette - Ravioli 'acqua, semola e ficotto' ripieni di ricotta di bufala, pecorino romano e fichi caramellati, con liquido di broccoletti, pomodoro piccante e burro aromatizzato al ginepro e cardamomo



Ennesima ricetta nata durante la fase esplorativa della mia partecipazione al concorso "A me piace ficotto", organizzato dall'Azienda Torrevecchia di Giovanni Ancona, da Scattigolosi e dall'AssociazioneCuochi Lucani.

Come spesso accade, poi, questa ricetta è stata sostituita da un'altra, soprattutto dopo aver preso atto che i ravioli, in differenti declinazioni, erano uno dei piatti più presentati al concorso in questione.

In ogni caso la ricetta è sempre centrata sui meravigliosi prodotti dell'Azienda Torrevecchia - ficotto e fichi caramellati - che ho utilizzato sia per l'impasto che per il ripieno.


La pasta dei ravioli l'ho preparata con acqua, semola e ficotto, in modo da avere un retrogusto leggermente dolce e un colore tendente al vinaccia, mentre il ripieno è a base di ricotta di bufala, pecorino romano e fichi caramellati, con un equilibrio che ho raggiunto per tentativi, in modo da avere un buon bilanciamento tra il sapore deciso del formaggio e quello dolce dei fichi.

Come condimento un burro aromatizzato con ginepro e cardamomo, un liquido di broccoletti, che ha più un ruolo di guarnizione che di vero e proprio condimento e, per finire, una salsa di pomodori datterino, anch'essa quasi più per guarnizione e volutamente piccante in modo da creare un contrasto con la dolcezza dei ravioli.

Completa il condimento il pecorino romano grattugiato, usato con parsimonia al momento di impiattare, quasi a ricordare la natura del ripieno.

Per quanto riguarda l'impiattamento, poi, io ho usato dei piccoli dischi ricavati dalle foglie dei broccoletti, appena scottate in acqua bollente, per fare delle basi sulle quali poggiare i ravioli; voi sentitevi liberi di farle o meno.

Concludo dicendovi che, se volete dare ai ravioli una forma simile a quella in foto, fondamentale sarà un discreto assortimento di stampi circolari.

Ingredienti (per 4/6 persone)

Per la pasta
  1. Tre etti di semola di grano duro rimacinata
  2. Tre cucchiai di olio extravergine di oliva
  3. Tre cucchiai di ficotto
  4. 140 ml di acqua tiepida
Per il ripieno
  1. Due etti di ricotta di bufala
  2. Sessanta grammi di pecorino romano grattugiato
  3. Quaranta grammi di fichi caramellati
  4. Un cucchiaino rado di pepe nero
Per il liquido di broccoletti
  1. Un etto di broccoletti
  2. Olio extravergine di oliva
  3. Sale
Per la salsa di pomodoro
  1. Una trentina di pomodori datterino
  2. Peperoncino
  3. Olio extravergine di oliva
  4. Sale
Per il condimento
  1. Sessanta grammi di burro
  2. Otto bacche di cardamomo
  3. Otto bacche di ginepro
  4. Due cucchiai di pecorino romano grattugiato
  5. Pepe bianco
Per la guarnizione
  1. Foglie di broccoletti, tante quante sono i ravioli (vedi dopo)

Partite con l'aromatizzazione del burro, accendendo il forno e impostando la temperatura a non più di 60°, quindi mettete il burro in un pentolino che possa andare in forno, aggiungendo le bacche di ginepro tagliate a metà, i semini di cardamomo, che ricaverete aprendo il loro guscio e, per finire, una generosa macinata di pepe bianco.

Infornate il burro, in modo che possa sciogliersi delicatamente, e lasciatecelo fino al momento di condire i ravioli, in modo che i profumi di ginepro e cardamomo abbiano tutto il tempo di trasferirsi al burro.

Dedicatevi poi alla pasta, che dovrà riposarsi in ogni passaggio tra le diverse fasi della preparazione, in modo da ridurre l'umidità dell'impasto, cosa che vi consentirà di evitare l'aggiunta di semola durante la lavorazione, aggiunta che renderebbe il risultato finale non ottimale.

Se avete l’impastatrice, metteteci la semola, l'acqua, l'olio extravergine e il ficotto, poi fate andare per circa sei minuti, fino a quando si sarà formata la classica palla, che toglierete e impasterete a mano ancora per un minuto.

Se non avete l’impastatrice o se, per qualche motivo, vi piace sentire la fatica sugli avambracci, fate la classica fontana sul tavolo, versateci al centro l'acqua, l'olio e il ficotto e poi impastate.

Tenete presente che, in entrambi i casi, l'impasto ottenuto sarà abbastanza morbido ed elastico.

Avvolgete la palla nella pellicola trasparente, poi mettetela in luogo fresco e fatela riposare per una mezz'ora e, nell'attesa, preparate la salsa di pomodori datterino, lavandoli e passandoli al passa pomodoro, in modo da ricavarne solo la polpa. Tenete presente che i pomodori datterino non hanno una grande resa, per cui la quantità di polpa sarà molto ridotta, cosa che però non è un problema dato l'uso che ne farete.

Prendete un pentolino, ungetelo con un paio di cucchiai di olio extravergine, unite la polpa dei pomodori e un poco di peperoncino, regolandovi in base al vostro gusto, ma ricordando che la salsa dovrà comunque risultare piccante.

Portate il pentolino sul fuoco, a fiamma bassa e senza coperchio, salate leggermente e fate andare fino a che la polpa non si sarà ben asciugata, lasciandovi quasi una sorta di concentrato di pomodoro, cosa che richiederà non meno di mezz'ora di cottura.

Tanto che la salsa di pomodoro si restringe, preparate il liquido di broccoletti, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.

Prendete i broccoletti, eliminatene i gambi, almeno la parte più dura, ricavando di fatto solo le foglie, che laverete con cura in acqua e che poi bollirete in acqua leggermente salata, già a bollore, per sei minuti.

Quando è trascorso il tempo, tirate fuori dal frigo la ciotola con l'acqua ghiacciata e, usando un mestolo bucato, travasateci i broccoletti, in modo da, come si dice in gergo, fissarne la clorofilla e mantenerne quindi il loro bel colore verde brillante, poi scolateli e fateli asciugare.

Mettete i broccoletti nel bicchiere del frullatore, o nel contenitore di quello ad immersione, insieme a mezzo mestolo della loro acqua di cottura e a quattro cucchiai di olio extravergine, poi fate andare il frullatore alla massima velocità, lavorando con cura in modo da eliminare qualsiasi residuo solido.

Valutate la densità, che dovrà essere decisamente ridotta, visto che vogliamo un composto liquido, e nel caso aggiungete altra acqua di cottura e, quando le densità vi soddisfa, assaggiate, regolate di sale e date un'ultima frullata.

Se usate il frullatore ad immersione, fatelo lavorare in parte fuori dal composto, in modo da agevolare l’incorporamento dell’aria, cosa che gli donerà una consistenza spumosa e piacevole.

Volendo, per essere assolutamente sicuri di una fluidità perfetta, potete anche setacciare il tutto usando una chinoise o un colino a maglie fitte.

Mettete il liquido da parte e, se avete deciso di usarle, prendete le foglie di broccoletti da usare per la guarnizione e immergetele in acqua già a bollore, leggermente salata, per tre minuti - potete ovviamente usare la stessa dove avete appena bollito gli altri broccoletti - quindi passate anch'esse nell'acqua, facendole poi asciugare, ben distese, in corrente d'aria.

Quando le foglie sono ben asciutte, prendete uno stampo circolare, di diametro leggermente maggio di quello che userete per dare la forma ai ravioli, e ricavate dalle foglie dei dischi, che poi userete come base per i ravioli.

Preparate ora il ripieno, mettendo la ricotta in una ciotola e lavorandola per circa un minuto con una piccola frusta o con i rebbi di una forchetta, poi unite il pecorino romano grattugiato, i fichi caramellati, che avrete tritato grossolanamente al coltello, e una generosa macinata di pepe bianco.

Lavorate il composto ancora per un minuto, in modo da amalgamarlo al meglio, poi mettetelo in frigorifero in modo che possa leggermente solidificarsi.

Riprendete la pasta e stendetela non troppo sottilmente - la pasta senza uovo non ha molta elasticità e tende a rompersi se tirata troppo - cosa che potrete fare con la macchina, se l'avete, o a mano, cosa che sarà più faticosa data l'elasticità naturale dell'impasto.

Prendete due stampi circolari, uno dei quali con diametro maggiore dell’altro - indicativamente direi, rispettivamente, dodici e otto centimetri - e cominciate a ricavare i dischi che formeranno i ravioli: quello di minore diametro per la base e quello maggiore per la copertura, che dovrà seguire il profilo del ripieno, motivo della necessità di averlo di diametro maggiore.

Ordinate il primo set di dischi sul piano di lavoro, in modo da avere su una fila le basi e sull’altra la copertura, poi tirate fuori dal frigorifero l'impasto e formateci delle palline,  compattandole per bene e poi deponendole al centro dei rispettivi dischi.

Usando un pennellino o le dita, inumidite leggermente la parte della base dei ravioli lasciata libera dal ripieno - inumidite solo al momento di comporre i ravioli, altrimenti l’acqua avrà tutto il tempo di essere assorbita dalla pasta o di evaporare - poi poggiateci sopra il disco di copertura.

Fate seguire al disco superiore il profilo del ripieno, procedendo gradualmente in modo da consentire all’aria di uscire - l’aria si espande con il calore, per cui se ne rimanesse intrappolata troppa, il raviolo potrebbe rompersi durante la cottura - fino a chiudere completamente il raviolo.

Prendete ora uno stampo circolare che abbia un diametro di poco maggiore di quello della cupola del raviolo e, usandolo capovolto, cioè con il bordo tagliente rivolto verso l’alto, calatelo sul raviolo, in modo che la cupola ne sia racchiusa, premendo poi molto delicatamente in modo da creare una zona di sigillatura tra la copertura del raviolo e la sua base. Non esercitate troppa pressione, altrimenti taglierete la pasta.

Prendete infine un altro stampo, di diametro maggiore di quello appena usato e, calandolo esattamente come avete appena fatto, ma questa volta con la parte tagliente rivolta in basso, date la forma finale al raviolo.

Fate un ultimo controllo sul raviolo, verificando che sia ben chiuso, poi procedete con gli altri fino ad esaurire il ripieno e, man mano che li create, metteteli su un foglio di carta da forno sul quale avrete sparso un poco di semola e senza ovviamente sovrapporli.

Il procedimento sembra lungo e noioso, ma vedrete che dopo averci preso la mano, procederete molto più speditamente rispetto a fare i ravioli nel modo tradizionale, con due fogli di pasta grandi, con il ripieno posto ad intervalli regolari e usando poi la classica rotella per dargli la forma.

Forza che ci siamo.

Portate a bollore abbondante acqua, leggermente salata, usando una pentola ben grande, in modo che i ravioli abbiano la possibilità di cuocersi senza essere troppo ammassati.

Tanto che l’acqua si scalda, unite i frammenti di pomodoro nel burro che si sta crogiolando nel forno, in modo che possano anch'essi insaporirsi.

Quando l'acqua è a bollore, tuffateci i ravioli, facendoli cuocere a bollore vivace per circa due minuti, ricordando comunque che il tempo dipenderà ovviamente dal reale spessore al quale avete steso la pasta; comunque si parla di tempi piuttosto brevi.

Tanto che i ravioli si cuociono, distribuite un velo di liquido di broccoletti e uno di salsa di pomodoro sul fondo dei piatti dove li servirete, cosa che sarà più facile se avete un pennellino in silicone. Scegliete la configurazione che preferite oppure, come ho fatto io, fate due strisce parallele.

Se le avete preparate, disponete anche le basi dei ravioli fatte con le foglie dei broccoletti, disponendole con attenzione in modo da non scomporre il disegno che avete fatto con il liquido di broccoletti e la salsa di pomodoro.

Non appena i ravioli sono cotti, scolateli con un mestolo bucato e fateli asciugare per una trentina di secondi, poggiandoli su un piatto sul quale avrete steso giusto un velo del burro aromatizzato, in modo che i ravioli non si attacchino al piatto, poi disponeteli nei rispettivi piatti.

Fate colare un poco di burro aromatizzato su ogni raviolo e poi distribuite su ciascuno di essi un pizzico di pecorino romano grattugiato.

Guarnite come meglio credete, portate in tavola e buon appetito.

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