11 marzo 2017

Spaghetti con merluzzo ‘quasi cotto’, crema di broccolo romanesco e pinoli tostati al sale



Il binomio pesce-verdure è, almeno per me, duro a morire, ritenendolo uno dei più azzeccati per realizzare un condimento per la pasta, come in questo caso dove ho fatto sposare il broccolo romanesco e il merluzzo, un pesce con il quale ho da poco avuto un ritorno di fiamma, con buona pace di chi lo considera un pesce povero e poco appealing.

Il pesce, come mia abitudine, non l’ho cotto preventivamente, lasciando che la sua ‘quasi cottura’ avvenisse durante la mantecatura della pasta, in questo caso leggermente prolungata, in modo da mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche organolettiche del pesce.

Con il broccolo romanesco, invece, ci ho fatto una crema, usando solo la loro acqua di cottura e un poco di olio extravergine, in questo caso il Suasae del Frantoio di Valter Cestini, mio fornitore abituale.

Infine, come elemento croccante, i pinoli, tostati in padella con del sale marino.

Concludo dicendovi che, come pasta, ho usato degli ottimi spaghettidi grano duro Cappelli, prodotti dall’azienda biologica Girolomoni.

Ingredienti (per 4 persone)

Per la pasta
  1. Tre etti e venti di spaghetti
  2. Due etti e mezzo di polpa di merluzzo
  3. Sale marino
  4. Pepe nero
Per la crema di broccolo romanesco
  1. Un etto e mezzo di broccolo romanesco
  2. Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
  3. Sale marino
Per i pinoli tostati
  1. Due cucchiai ben colmi di pinoli già sgusciati
  2. Un cucchiaino di sale marino

Partite con la preparazione della crema di broccolo romanesco, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.

Pulite i broccoli, prendendo solo le cimette verdi, con la minor quantità possibile di gambo, e lavatele velocemente sotto l'acqua corrente.

Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e, quando bolle, tuffateci le cimette e fatele andare, a fiamma vivacissima e senza coperchio, per circa dieci minuti, non di più, quindi scolatele usando un mestolo bucato, travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e bloccare il processo di ossidazione, che ne rovinerebbe colore e sapore.

Mi raccomando, non buttate l'acqua di cottura, che vi servirà poi per regolare la densità della crema.

Scolate definitivamente il broccolo e travasatelo nel bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione, poi aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine e mezzo mestolo scarso della loro acqua di cottura.

Fate andare il frullatore alla massima velocità, fino ad ottenere una crema fluida e senza residui solidi, che poi regolerete di sale.

Valutate la densità della crema, che dovrà essere piuttosto fluida, senza però preoccuparvi troppo, dato che poi, al momento della mantecatura, potrete usare l’acqua di cottura della pasta per regolare il tutto.

Mettete la crema da parte la crema di broccolo e dedicatevi ai pinoli, mettendoli in un padellino anti-aderente, insieme al sale marino, meglio se macinato al momento, portando poi il tutto sul fuoco.

Fate scaldare a fiamma media e proseguite, girando spesso in modo che il sale possa essere sempre a contatto con i pinoli e la tostatura sia uniforme, fino a quando questi non cominceranno ad assumere un bel color bruno tenue, segno che la tostatura è completa.

Spegnete e spostate i pinoli in un piatto, mettendoli ben distesi e separati, facendoli freddare in modo che recuperino la loro croccantezza.

Per ultimo, prima di procedere con la cottura della pasta, non resta che dedicarsi al pesce, che per prima cosa andrà sfilettato, a meno che non abbiate comprato dei filetti già pronti o abbiate fatto intenerire il pescivendolo, facendovelo sfilettare per voi.

Prendete un coltellino molto affilato e con la lama flessibile, quindi fate per prima cosa un taglio trasversale poco prima della testa, quindi incidete il pesce nella sua parte superiore, tenendo la lama a contatto con la lisca centrale e procedere con piccoli tagli verso l’interno, fino a separare i filetti. Per capire meglio, potete guardarvi questo video di Coquis - Ateneo Italiano della Cucina.

Usando poi un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche per il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte centrale dei filetti e poi, usando un coltello ben affilato, rifilateli, rimuovendo la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno gradevole, sia alla vista che al gusto.

Rimuovete poi la parte più scura della polpa, quella vicino alle interiora, che ha un sapore piuttosto forte e amaro, quindi eliminate poi la pelle, cosa che potete fare con uno strappo deciso - la pelle del merluzzo è piuttosto elastica e viene via con una certa facilità - o nel caso aiutandovi con un coltellino a lama sottile e affilata, per separare la pelle dalla polpa nei punti più ostici.

Pesate la polpa del merluzzo alla quantità indicata, poi mettetela sul tagliere e, usando un coltello ben affilato, tagliatela in piccoli cubetti, di poco meno di un centimetro di lato.

Portate sul fuoco l'acqua per la cottura della pasta - mi raccomando che sia abbondante - salandola con del sale marino grosso e, quando è a bollore, tuffateci gli spaghetti, tenendoli ben al dente di cottura, visto che per questa ricetta la mantecatura sarà leggermente più lunga del solito.

Prendete una padella, ampia abbastanza da poter contenere la pasta per la mantecatura, e versateci la crema di broccolo romanesco, portandola poi sul fuoco, a fiamma bassa, in modo che sia ben calda quando la pasta sarà pronta.

Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura della pasta, prendete un paio di tazze e riempitele con la sua acqua, ricca di amido, che vi servirà per la mantecatura finale.

Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura, senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di sbagliare.

Quando la pasta è cotta e ben al dente, scolatela velocemente e, senza perdere tempo ad eliminare completamente l’acqua di cottura, unitela nella padella con la crema di broccolo.

Unite il merluzzo precedentemente tagliato, date una generosa macinata di pepe nero, alzate la fiamma e procedete con la mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e facendo in modo che la pasta risulti ben cremosa, interrompendola quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.

Vista la presenza del merluzzo e il tempo necessario affinché raggiunga lo stato di ‘quasi cottura’, proseguite la mantecatura per almeno tre minuti, aggiungendo nel caso altra acqua di cottura per mantenere il giusto livello di umidità.

Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e aggiungete i pinoli, quindi date un’ultima mescolata e impiattate rapidamente, per evitare che la pasta si asciughi troppo.

Se vi piace, date un leggero giro di olio extravergine su ciascuna porzione - qui è questione di gusti e, anche se a me piace, voi regolatevi come preferite - guarnite come meglio credete e portate velocemente in tavola.

Buon appetito.

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