Nuova ricetta della serie “compro una maggiore
quantità di quello che serve al solo scopo di poterci poi fare anche
qualcos’altro”, che questa volta usa il controfiletto, comprato per
esplicita richiesta di moglie e figlia.
La base del piatto è quindi la carne, lavorato a crudo
con olio extravergine di oliva, un poco di pepe di Sichuan, dal sapore più delicato rispetto al pepe classico, la scorza finemente grattugiata dell’arancia e, per
finire, del sale marino.
La carne, dopo averla lavorata, l’ho trasformata in praline, rivestendole
poi con un sottilissimo strato di mandorle passate il tritatutto, in modo da
ridurle in una sorta di farina, con la quale, come da titolo, ho realizzato la
pralinatura.
Ad accompagnare le praline, una maionese leggera,
preparata usando solamente l’albume dell’uovo e il succo di mango - vi anticipo che vi servirà una centrifuga o un estrattore per succhi - che le dona una piacevole nota fresca e dolce, oltre
ovviamente all’olio di semi, poco succo di limone e un pizzico di sale.
Poi, per un’ulteriore nota di freschezza, un cremoso di
melagrana, lavorato completamento a freddo, leggermente acidulato con
dell’aceto di mele e addensato usando la gomma di xantano, per il quale vi sarà d’aiuto un estrattore per succhi, anche se
potrete cavarvela anche con un classico spremi agrumi.
Infine, un poco di pecorino di fossa, dal sapore ben
deciso e che crea un bel contrasto con gli altri elementi del piatto.
Chiudo con una nota sulle quantità, che specialmente per
la maionese e il cremoso, saranno in abbondanza rispetto a quelle
effettivamente utilizzate; d’altronde, per non pregiudicare la loro
lavorazione, al di sotto di certi valori non è possibile scendere.