Ricordatevi
che il pesce crudo, prima di essere preparato e servito, deve essere abbattuto
o congelato (il tempo di abbattimento dipende dalla temperatura e va dalle 9
ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da eliminare il rischio di
contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i quali il più pericoloso è
sicuramente l'Anisakis.
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti,
esiste l'obbligo di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
No,
state buoni, non è un errore l'uso della "c" al posto
dell'"h", dato che ho volutamente scritto "Susci", per evidenziare la natura mediterranea del
piatto, che prendo solo spunto dall'analogo giapponese, reinterpretandolo
secondo la nostra cultura (scusate, la parola "cultura" mi è scappata) gastronomica.
E
vi dico anche che l'idea non è mia, ma della bravissima e talentuosa Cristina Galliti,
mente e cuore del Blog "Poveri, ma belli e buoni", che durante uno dei tanti scambi di idee in occasione di
un concorso di cucina, ha indossato, forse inconsapevolmente, le vesti di Musa
Ispiratrice, buttando lì, quasi per caso, il termine "Susci" e accedendo in me la fiamma dell'ispirazione.
Bene,
dopo aver condiviso con voi come è nata l'idea, torno a bomba sul piatto,
dicendovi che il susci è fatto usando
i mezzi paccheri come involucro
esterno, mentre nel ripieno ho cercato di riprodurre, nei colori, la versione
tradizionale del piatto.