2 dicembre 2017

Spaghetti con crema di broccolo siciliano, pecorino romano e guanciale croccante



Essendo un fan sfegatato del broccolo romanesco, confesso che raramente uso altre varietà, spesso pentendomene, dato che quando lo faccio, come in questo caso, realizzo che le immancabili differenze sono in realtà un valore, portando queste sapori e profumi sempre differenti.

Questa volta ho scelto il broccolo siciliano, ridotto in crema, usando solo la loro acqua di cottura e l’olio extravergine, più naturalmente il sale.

Poi, e qui la mia anima romana è rivenuta fuori, non ho potuto fare a meno del guanciale, reso croccante con un rapido passaggio in padella, e del pecorino romano, al solito aggiunto solo durante la fase di mantecatura.

In conclusione, un piatto decisamente semplice, che fa leva sulla qualità dei singoli ingredienti e che può essere preparato anche in versione vegetariana, eliminando il guanciale.

Chiudo dicendovi che, come formato di pasta, ho scelto gli “spaghetti a matassa” del pastificio Giuseppe Cocco.

Ingredienti (per 4 persone)

Per la pasta
  1. Tre etti e venti di spaghetti
  2. Quattro fette di guanciale (vedi dopo)
  3. Due cucchiai di pecorino romano grattugiato
  4. Sale marino grosso
Per la crema di broccolo siciliano
  1. Due broccoli siciliani non troppo grandi
  2. Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
  3. Sale marino

Partite con la preparazione della crema di broccolo siciliano, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.

Pulite i broccoli, prendendo solo le cimette verdi, con la minor quantità possibile di gambo, che laverete velocemente sotto l'acqua corrente.

Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e, quando bolle, tuffateci le cimette e fatele andare, a fiamma vivacissima e senza coperchio, per circa otto minuti, non di più, quindi scolatele usando un mestolo bucato, travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da, come si dice in gergo, fissarne la clorofilla e mantenerne quindi il loro bel colore verde intenso.

Non buttate l'acqua di cottura, che vi servirà poi per regolare la densità della crema.

Scolate definitivamente le cimette e travasatele nel bicchiere del frullatore tradizionale o a immersione, poi aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine, mezzo mestolo scarso dell'acqua di cottura e fate andare il frullatore alla massima velocità, fino ad ottenere una crema fluida e senza residui solidi.

Regolate di sale e valutate la densità della crema, che dovrà essere piuttosto fluida, senza però preoccuparvi troppo, dato che poi, al momento della mantecatura, potrete usare l’acqua di cottura della pasta per regolare il tutto.

Prima di procedere con gli altri elementi del condimento, portate sul fuoco l'acqua per la cottura della pasta - mi raccomando che sia abbondante - salandola con del sale marino grosso.

Tagliate il guanciale in fette di circa mezzo centimetro di spessore, dalle quali ricaverete poi dei bastoncini di circa mezzo centimetro di larghezza.

Prendete una padella, meglio se anti-aderente e ampia abbastanza da poter poi contenere la pasta per la sua mantecatura, unite il guanciale. Suggerisco la lavorazione a freddo per il semplice fatto che se unite il guanciale a padella molto calda, questo tenderebbe a bruciarsi prima ancora di diventare croccante.

Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate prendere calore, facendo rosolare il guanciale, senza indugiare troppo - direi che cinque o sei minuti siano un tempo sufficiente - per evitare il rischio di una cottura troppo prolungata, che renderebbe amaro il guanciale.

Quando il guanciale è al giusto grado di rosolatura, scolatelo e trasferitelo in un piatto, sul quale avrete qualche foglio di carta da cucina per assorbire il grasso in eccesso.

Eliminate dalla padella buona parte del grasso rilasciato dal guanciale, lasciandone giusto quel poco che basta per dare un sapore più deciso alla pasta - qui la scelta dipende solamente dai vostri gusti - quindi tornate all'acqua di cottura della pasta e, quando bolle, tuffateci gli spaghetti, facendoli cuocere, ma mantenendoli ben al dente.

Tanto che la pasta è in cottura, unite la crema di broccolo siciliano nella padella dove avete cotto il guanciale, quindi riportatela sul fuoco, a fiamma bassa, in modo che il condimento sia ben caldo quando scolerete la pasta.

Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura della pasta, prendete un paio di tazze e riempitele con la sua acqua, ricca di amido, che vi servirà per la mantecatura finale.

Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura, senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di sbagliare.

Quando la pasta è cotta e ben al dente, scolatela velocemente e, senza perdere tempo a eliminare completamente l’acqua di cottura, unitela nella padella con il condimento, alzando la fiamma e procedendo con la mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e facendo in modo che la pasta risulti ben cremosa, interrompendo la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.

Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e aggiungete il guanciale croccante e tre dei quattro cucchiai di pecorino romano, continuando a mescolare giusto il tempo necessario affinché questo si sciolga e il guanciale si distribuisca in modo omogeneo.

Impiattate rapidamente per evitare che la pasta si asciughi, aggiungendo, su ogni piatto, un poco della parte rimanente del pecorino romano, in modo che questo rimanga ben visibile.

Se vi ci piace, date un leggero giro di olio extravergine su ciascuna porzione - qui è questione di gusti e, anche se a me piace, voi regolatevi come preferite - guarnite come meglio credete e portate velocemente in tavola.

Buon appetito.

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