Puntuale come la scadenza delle tasse, ritorno con il
baccalà, del quale sono sempre più innamorato e che oramai cuocio quasi sempre
a bassa temperatura, dato che ritengo questo modo il migliore per esaltarne
sapore e consistenza.
Il baccalà l’ho cotto sottovuoto, a 58° per venti minuti,
insieme alla scorza di arancia, che dona al pesce un bel profumo e una nota di
freschezza, condendolo poi a fine cottura solamente con un filo d’olio
extravergine di oliva e con del sale marino.
A fine cottura, dopo averlo condito come detto qui sopra,
l’ho poi bruciato in superficie usando un caramellizzatore, in modo da avere una nota che ricordasse quella della
classica cottura alla piastra.
Con il liquido rilasciato in cottura dal baccalà ho
preparato una maionese, procedendo come per quella tradizionale (la maionese,
lo ricordo, è un'emulsione stabile di proteine e grassi, per cui si può usare,
al posto delle uova, qualsiasi liquido
che abbia un contenuto significativo di proteine), unendo anche il succo
dell’arancia e lo zafferano, in modo che l’agrume, oltre che nel sapore, fosse
richiamato anche dal colore.
Infine, l’avocado - sto cominciando ad apprezzarlo un
poco alla volta, utilizzandolo al naturale, come base per il piatto, che
con il suo sapore morbido e leggermente grasso, ben completa il piatto.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il baccalà
- Due etti di baccalà bagnato
- La scorza di una arancia
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per la maionese di baccalà
- Sessanta grammi del liquido rilasciato in cottura dal baccalà
- Due etti e mezzo di olio di semi di arachide
- Una bustina di zafferano in polvere
- Due cucchiai di succo di arancia
- Sale marino (vedi dopo)
Per l’avocado
- Due avocado ben maturi (se sono grandi, ne basta uno)
- Un cucchiaino di succo di limone
- Sale marino
Per prima cosa, verificate che il baccalà abbia la giusta
sapidità e se questa fosse ancora eccessiva, mettetelo a bagno in acqua
corrente, cambiandola spesso, fino a quando il residuo salino sarà quasi del
tutto sparito.
Eliminate la pelle dal baccalà, cosa che potrete fare con
uno strappo deciso - la pelle del baccalà è molto elastica e dovrebbe venir via
con facilità - nel caso aiutandovi con un coltellino ben affilato, per
rimuoverla nel caso lo strappo dovesse risultare ostico.
Ricavate dal baccalà quattro pezzi regolari, asciugateli con
cura con qualche foglio di carta da cucina e metteteli nel sacchetto per i
sottovuoto - mi raccomando, verificate che i sacchetti che usate siano
resistenti al calore e, quindi, adatti alla cottura - insieme alla scorza dell’arancia,
della quale dovrete prendere solo la parte gialla, senza l’albedo bianco, dal
gusto amaro.
Fate il sottovuoto, seguendo le istruzioni della vostra macchina,
quindi, in attesa di usarlo, tenete il sacchetto in luogo fresco o, se dovesse
far molto caldo, in frigorifero, in modo che l’arancia possa cominciare a
profumare il pesce.
Portate l’acqua di cottura alla temperatura di 58° e,
quando questa è raggiunta, immergendovi il sacchetto e facendo cuocere il pesce
per venti minuti.
Quando il baccalà è pronto, togliete il sacchetto
dall'acqua, fate un piccolo taglio in uno degli angoli, raccogliendo il liquido
rilasciato in cottura in un recipiente.
Mettete il sacchetto con il baccalà in un piatto e
copritelo con un foglio di carta d’alluminio, in modo che sia mantenuta la sua
temperatura, procedendo rapidamente con la preparazione della maionese, che io
ho preparato con il metodo rapido,
per il quale vi servirà necessariamente un frullatore a immersione, qui decisamente più adatto rispetto a uno tradizionale.
Pesate il liquido rilasciato dal baccalà alla quantità
indicata e mettetelo nel bicchiere del frullatore, quindi aggiungete lo
zafferano e date una prima frullata, in modo che questo di sciolga
completamente nel liquido del baccalà.
Aggiungete l’olio di semi di arachide e il succo dell’arancia
e, per quanto riguarda il sale, considerata la sapidità naturale del baccalà,
regolatevi secondo il vostro gusto.
Immergete il frullatore a immersione nel bicchiere,
quindi avviatelo alla massima velocità - qui serve un minimo di perizia -
tenendolo fermo fino a quando, dalla base delle lame, non vedrete uscire una
sorta di filamenti, che altro non
sono che l’effetto dell’emulsione del liquido del baccalà con l’olio.
A questo punto cominciate a sollevare lentamente il
frullatore e vedrete che l’emulsione lo seguirà
verso l’alto. Mentre sollevate il frullatore, fate dei leggeri movimenti
oscillatori, facendo salire il frullatore, abbassandolo per non più di un
centimetro, per poi riprendere la salita.
Se siete stati bravi, quando arriverete alla sommità del
composto in lavorazione, vedrete che la maionese sarà pronta. Più facile a
farsi che a spiegarlo, direi. Nel caso così non fosse, potete naturalmente
lavorarla ancora, sempre con movimenti oscillatori verticali del frullatore.
Quando la
maionese è pronta, mettetela, se lo avete, in un biberon da cucina, in modo da poterla dosare meglio al momento del
impiattamento.
Dedicatevi ora all’avocado, che taglierete a metà, ne eliminerete
buccia e nocciolo centrale e poi taglierete a fette, dello spessore di circa
mezzo centimetro, bagnandole leggermente con del succo di limone - usate
direttamente le dita - salandole leggermente e, infine, disponendole nei
piatti, come mostrato dalla foto.
Mi raccomando, dedicatevi all’avocado solo all’ultimo
momento, dato che la sua polpa tende a ossidarsi molto rapidamente, diventando
di un colore marroncino decisamente poco invitante.
Riprendete il sacchetto del baccalà, mettetelo sul tagliere
e apritelo del tutto, estraendo con molta attenzione i pezzi di baccalà,
considerando che la loro struttura interna li rende particolarmente esposti
alla rottura, lasciandoli sul tagliere, con il lato dove in origine era la
pelle rivolto verso il basso.
Usando un pezzo di carta da cucina, tamponate il baccalà
sulla faccia superiore, in modo da eliminare l’umidità residua, quindi ungeteli
in superficie con un velo di olio extravergine e, se serve, salateli
leggermente con del sale marino.
Prendete il caramellizzatore, accendetelo e, con la
fiamma piuttosto vivace, bruciate la pare superiore dei pezzi di
baccalà, fino a quando questa comincerà a scurirsi e a emettere il classico
profumo di griglia.
Impiatta rapidamente, disponendo i pezzi di baccalà sopra
all’avocado e completando con la maionese allo zafferano e arancia, che
distribuirete in piccole e diverse quantità qua e là sui piatti.
Yummy, looks very delicious!
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