In passato ho più volte abbinato la carne di manzo alla
mozzarella di bufala e, tanto per cambiare, persevero su questa strada.
Questa volta una tartare
di filetto di manzo, pere Coscia, noci e polvere di liquerizia, quest'ultima
ricavata da uno di quei legnetti di liquirizia che molti adorano ciucciare, che ho servito con dei mezzi
bocconcini di mozzarella di bufala - ho usato dei bocconcini da quaranta grammi
- al solito presi nel punto vendita di Via Scirè del Caseificio "La Baronia".
Ad accompagnare la bufala e il manzo, un crumble fatto con la mollica del pane e
le olive nere e una crema d'aglio.
Condimento con olio extravergine, sale, pepe bianco e qualche fiocco di sale affumicato della Falksalt,
che rimanendo croccanti creano un bel contrasto nella consistenza del piatto.
Concludo giusto dicendovi che, essenzialmente come
guarnizione, ho usato un poco di cipolla di Tropea lasciata appassire in forno,
cosa che poi siete assolutamente liberi di usare oppure no, considerando che
aggiunge ben poco al piatto.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la tartare
- Due etti di filetto di manzo
- Sei ovoline di mozzarella di bufala (vedi sopra)
- Una pera Coscia bella duretta
- Due gherigli di noce
- Mezza cipolla di Tropea (opzionale, vedi sopra)
- Olio extravergine di oliva
- Fiocchi di sale affumicato
- Un piccolo pezzo di legnetto di liquerizia
- Sale e pepe bianco
Per il crumble
di pane alle olive
- Due fette di pane casareccio
- Dieci olive nere denocciolate
- Olio extravergine di oliva
Per la crema d'aglio
- Dieci spicchi d’aglio, meglio se fresco
- Un bicchiere di latte
- Un cucchiaio di olio di semi
- Un cucchiaino di olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe bianco
Piccola premessa sulla carne, che oltre ad essere di
qualità e tagliata poco prima di usarla, vi dovete far lasciare intera dal
vostro macellaio, resistendo alla tentazione di farvela macinare, cosa che lui,
quando avrà saputo che ci volete fare una tartare,
probabilmente vi chiederà. Vi assicuro, invece, che una tartare fatta con la carne tagliata al coltello è tutta un'altra
cosa.
Bene, se avete deciso di usare anche la cipolla di
Tropea, partite con la sua preparazione, eliminando lo strato esterno e le due
estremità e poi tagliandola, nel verso della lunghezza, in fettine molto
sottili, che poi separerete in modo da ricavarne i singoli elementi che le
compongono.
Prendete una teglia, metteteci un foglio di carta da
forno, poi distribuite la cipolla, che salerete leggermente, infornando a 90°
per almeno un'ora, fino a quando la cipolla non si sarà essiccata, momenti in
cui la toglierete dal forno facendola freddare.
Dedicatevi poi alla crema d'aglio, la cui preparazione
richiede un po' di pazienza, vista la necessità di una bella serie di
bolliture.
Per prima cosa mettete a scaldare un paio di litri
d'acqua, portandola a bollore leggero; prendete poi un piccolo pentolino, che
dovrà contenere solamente gli spicchi d'aglio.
Tanto che l'acqua si scalda, togliete la buccia agli
spicchi d'aglio e, se questi non sono freschi, tagliateli a metà e rimuovete
l'anima centrale, di colore verde.
Mettete gli spicchi d'aglio nel pentolino, poi quando
l'acqua raggiunge il bollore, prendetene un paio di mestoli e versatela nel pentolino,
che porterete sul fuoco, continuando a far bollire l'acqua con l'aglio per tre
minuti.
Trascorso il tempo, scolate gli spicchi e buttate via
l'acqua nella quale hanno bollito, poi prendete nuovamente un paio di mestoli
di quella che bolle nella pentola, mettetela nel pentolino insieme agli spicchi
d'aglio appena scolati e fate bollire, di nuovo, per tre minuti.
Ripetete la sequenza fino a far bollire l'aglio per nove
volte, sempre cambiando la sua acqua, poi fate l'ultima bollitura mettendo gli
spicchi nel solito pentolino, ma aggiungendo il latte invece dell'acqua,
portando nuovamente sul fuoco, a fiamma minima, e facendo bollire per i soliti
tre minuti.
Scolate definitivamente l'aglio, rimuovendo le tracce di
latte e facendolo asciugare all'aria, poi mettetelo in una ciotolina e
lavoratelo con un piccola frusta esattamente come se doveste preparare una
maionese - il paragone vale anche per la densità finale della crema - incorporando
i due tipi di olio e salando e pepando secondo il vostro gusto, fino ad
ottenere un composto cremoso.
Se avete fretta, potete anche ottenere la crema usando un
frullatore ad immersione e lavorando fino ad ottenere un composto fluido.
In ogni caso, dopo che la crema è pronta, vi suggerisco
di setacciarla usando un colino di metallo con le maglie molto fini, aiutandovi
con il dorso di un cucchiaio con il quale premerete l'aglio sulle sue maglie,
raccogliendo la crema in una tazza o, meglio ancora e se lo avete, in un biberon da cucina, che vi consentirà poi
di dosare la crema con maggiore precisione.
Mettete la crema d'aglio da parte e preparate poi il crumble di pane e olive, mettendo la
mollica nel mixer - scegliete un pane casareccio che ne abbia una ben compatta
- aggiungendo le olive nere denocciolate e facendolo poi andare alla massima
velocità, fino a quando la mollica non si sarà ridotta in piccole briciole,
prendendo al contempo un bel colore scuro per effetto della presenza delle
olive.
Prendete un padellino, meglio se anti-aderente, metteteci
due cucchiai d'olio extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma media, e quando
l'olio è ben caldo, unite la mollica di pane, facendola saltare e girandola, in
modo che tutte le briciole possano sentire il calore in modo uniforme,
diventando croccanti.
Data la presenza delle olive e del conseguente colore
scuro della mollica, non potrete regolarvi osservando il cambiamento di colore
che avviene normalmente per effetto della tostatura, ma vi dovrete saper
regolare toccando la mollica, per
verificare il giusto grado di croccantezza, raggiunto il quale la travaserete,
usando un mestolo bucato, in un piatto sul quale avrete messo qualche foglio di
carta da cucina, in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Procedete ora con la preparazione della tartare, partendo con i gherigli di noce,
che metterete sul tagliere e ridurrete in pezzi non troppo piccoli e
irregolari, usando la lama di un grosso coltello.
Poi la carne, alla quale eliminerete con particolare cura
tutti i residui di grasso e poi comincerete a tagliare in piccoli pezzi, che
ridurrete gradualmente di dimensione, usando un coltello a lama grande e ben
affilata, con il quale taglierete e batterete la carne.
La consistenza finale sceglietela voi, a seconda del
vostro gusto, potendo andare da una sorta di battuto, con pezzi quindi molto
piccoli, quasi una sorta di macinato, fino ad una consistenza maggiore, con la
carne ridotta in piccoli dadini, ciascuno dei quali sia però chiaramente
identificabile.
Poi la pera - lavorate sempre la frutta per ultima, dato
che ha la tendenza a annerirsi per effetto dell'ossidazione - che sbuccerete,
ne eliminerete i semi e il torsolo e taglierete in dadini molto piccoli, direi
meno di mezzo centimetro di lato, in modo che possano armonizzarsi bene con la
carne.
Riunite carne, noci e pera in una ciotola, date una prima
mescolata, quindi unite un paio di cucchiai di olio extravergine, un poco di
pepe bianco macinato poi un'altra mescolata, in modo che l'olio bagno
uniformemente gli ingredienti.
Aggiungete la polvere di liquerizia, grattugiando
quest'ultima con una grattugia adatta, come quella a lama fine della Microplane,
e procedendo in modo incrementale nella quantità, assaggiando di volta in volta
la tartare in modo da valutare
l'equilibrio complessivo dei sapori, considerando che la liquerizia deve
potersi sentire ma senza sovrastare gli altri sapori.
Il sale, invece, siano quello macinato che i fiocchi, lo
unirete solo poco prima di servire, in modo da ridurre il suo effetto
disidratante.
Bene, quando siete pronti per servire, salate la tartare e dategli una nuova mescolata in
modo da ridistribuire per bene il condimento, che nell'attesa potrebbe essersi
raccolto sul fondo della ciotola, poi tagliate a metà i bocconcini di bufala,
lasciandoli giusto un paio di minuti a perdere l'eccesso di siero.
Prendete poi una metà di bocconcino di bufala e, meglio
se lavorando direttamente con le mani, distribuiteci sopra la tartare, dandogli una forma a cupola, quasi a ricordare l'altra metà
del bocconcino.
Completate tutti i bocconcini e poi distribuiteli nei
rispettivi piatti, mettendo qualche fiocco di sale affumicato su ciascuno di
essi e, se avete deciso di usarla, qualche filo
di cipolla disidratata.
Completate distribuendo accanto ad ogni bocconcino un
poco di crema d'aglio e un cucchiaino raso di crumble di pane alle olive.
Guarnite come più vi piace, poi date un leggerissimo giro
di olio extravergine e, finalmente, portate in tavola.
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