A casa mia non sempre si riesce a pianificare la cena,
anzi, diciamo pure che tale eventualità è una rarità, per cui ci troviamo
spesso coinvolti in frenetiche conversazioni, quasi sempre all’ultimo minuto,
cercando di trovare un compromesso tra i desideri di ognuno.
Questa volta, dopo lungo discutere, abbiamo deciso per un
primo, utilizzando dei piselli freschi che avevo provvidamente preso il giorno
prima e aggiungendo le vongole, queste prese sulla via del ritorno a casa.
Con i piselli ho preparato una crema, cuocendo i piselli
per pochi minuti in acqua bollente e poi lavorandoli con la sola aggiunta di
olio extravergine, sale, pepe e la loro acqua di cottura.
Le vongole, aperte
nel modo classico, le ho unite solo al momento della mantecatura, aggiungendo
prima il loro liquido alla crema di piselli e poi, in fase finale, i molluschi,
in modo da non cuocerli ulteriormente, rischiando di farli diventare gommosi.
Infine una nota croccante, con un crumble di pane e olive taggiasche, aggiunto solo al momento
dell’impiattamento.
Come pasta, le linguine, quelle del Pastificio Girolomoni, notevoli per qualità e tenuta in cottura.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta
- Tre etti e eventi di linguine
- Sale marino grosso
Per le vongole
- Sei etti di vongole
- Due spicchi d’aglio
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
Per la crema piselli
- Due etti di piselli freschi
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Per il crumble
di pane alle olive
- Sessanta grammi di mollica di pane (vedi dopo)
- Otto olive taggiasche denocciolate
- Pepe nero
Prima di
partire verificate se le vongole debbano essere spurgate o meno - oramai lo spurgo non serve quasi più, dato che la quasi
totalità delle vongole in vendita sono di allevamento e vengono già spurgate
all'origine - e, se così fosse, mettetele a spurgare in acqua ben
salata per almeno un paio d’ore.
Preparate la crema di piselli, prendendo una ciotola
bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del
ghiaccio o, se non l'avete, mettendo preventivamente la ciotola con l'acqua nel
frigorifero.
Prendete poi una casseruola, riempitela d'acqua,
salandola leggermente, e poi portandola sul fuoco e, quando è a bollore,
tuffateci i piselli, facendoli cuocere giusto il tempo necessario a renderli
morbidi, cosa che richiederà dai cinque ai dieci minuti, a seconda che abbiate
usato piselli surgelati o freschi.
Quando i piselli sono cotti, prelevateli con un mestolo
bucato e travasateli nell’acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e fissare il loro bel colore verde
brillante, poi scolateli e fateli asciugare. Mi raccomando, non buttate l'acqua
di cottura dei piselli, che vi servirà per la crema.
Mettete i piselli nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione,
aggiungete quattro cucchiai dell’olio al basilico, un mestolo della loro acqua
di cottura e fate andare alla massima velocità, lavorando con cura usata in
modo da eliminare qualsiasi residuo solido e regolando infine di sale.
Se avete fatto lavorare con cura il frullatore, il
composto dovrebbe essere molto omogeneo e non sarà necessario setacciarlo,
anche se lascio a voi decidere, ricordandovi che per quanto riguarda la densità
finale, questa dovrà essere simile a quella di una passata di pomodoro
piuttosto fluida, anche se poi, al momento della mantecatura, potrete
tranquillamente recuperare errori in tal senso.
Dedicatevi poi
al crumble di pane e olive, mettendo la mollica del pane nel mixer
- scegliete un pane casareccio, meglio se del giorno prima, che ne abbia una
ben compatta - aggiungendo le olive taggiasche denocciolate e facendolo poi
andare alla massima velocità, fino a quando la mollica non si sarà ridotta in
piccole briciole, prendendo al contempo un bel colore scuro per effetto della
presenza delle olive.
Prendete un padellino, meglio se anti-aderente, metteteci
la mollica, aggiungete una generosa macinata di pepe nero, quindi portatelo sul
fuoco, a fiamma media, e fate saltare la mollica, girandola spesso in modo che
tutte le briciole possano sentire il calore in modo uniforme, diventando
croccanti.
Data la presenza delle olive e del conseguente colore
scuro della mollica, non potrete regolarvi osservando il cambiamento di colore
che avviene normalmente per effetto della tostatura, ma vi dovrete saper
regolare toccando la mollica, per
verificare il giusto grado di croccantezza, raggiunto il quale la travaserete
in una ciotolina.
Mi raccomando, non lasciate la mollica nel padellino,
dato che il suo calore residuo continuerebbe a tostarla, con il rischio di
bruciarla.
Mettete in un’ampia pentola l'acqua per la pasta,
salatela - io la salo sempre subito, più che altro per non correre il rischio
di dimenticarmi di farlo dopo - portatela sul fuoco e, nell’attesa del bollore,
dedicatevi alle vongole.
Prendete una padella, ungetela con quattro cucchiai
d'olio extravergine, metteteci i due spicchi d’aglio, in camicia e leggermente
schiacciati, quindi portatela sul fuoco, a fiamma media, facendo scaldare per
bene l'olio.
Unite le vongole e mezzo mestolo di acqua bollente -
usate quella della pasta - coprendo poi velocemente con il coperchio. Vedrete
che l'aggiunta dell'acqua nella padella bollente creerà una nuvola di vapore
che, intrappolata dal coperchio, agevolerà l'apertura delle vongole in tempi
brevi.
Mi raccomando, non tenete troppo tempo la padella sul
fuoco, con l'intenzione di far aprire fino all'ultima vongola, con il rischio
di far stracuocere quelle già aperte solo per averne qualcuna in più da
mangiare.
Quando le vongole sono aperte, spegnete, togliete il
coperchio e travasate le vongole in una ciotola, poi filtrate il loro liquido
di cottura, cosa che potrete fare versandolo lentamente in un altro recipiente,
facendo attenzione che l'eventuale residuo sabbioso resti nella padella, oppure
facendolo passare attraverso un tovagliolo di stoffa, che avrete messo sopra ad
una ciotola e fermato con un elastico.
Ripeto, entrambi i modi vanno bene, e la scelta dipende
da quanta sabbia riuscite a vedere e di come vi sentite più a vostro agio.
Ricavate i molluschi, separandoli dalle valve - se volete
tenente qualche vongola intera per guarnizione - mettendoli in una ciotola, che
coprirete con un pezzo di pellicola trasparente, in modo da mantenerle ben
umide.
Tornata all’acqua per la cottura della pasta e, quando
questa ha raggiunto il bollore, tuffateci le linguine, facendole cuocere ma
mantenendole bene al dente.
Prendete una padella, ampia abbastanza da poter poi
contenere anche la pasta per la mantecatura finale e metteteci la crema di
piselli e il liquido filtrato delle vongole, poi, quando mancano un paio di
minuti alla fine della cottura delle linguine, portate la padella sul fuoco, a
fiamma media, in modo che il condimento sia ben caldo quando vi unirete la
pasta.
Quando la pasta è cotta, prendetela con un forchettone e
travasatela direttamente nella padella con il condimento, alzando al contempo
la fiamma sotto di essa e avviando la fase della mantecatura, aggiungendo un
mestolo dell’acqua di cottura della pasta, interrompendola quando la pasta
risulterà ben cremosa, con un fondo
quasi del tutto ridotto per effetto della completa evaporazione dell’acqua.
Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e unite le
vongole, mescolando per un’ultima volta, quindi impiattate rapidamente per
evitare che la pasta si asciughi, distribuendo
un poco di crumble di pane e olive su
ciascuna porzione e, se vi ci piace, date anche un leggero giro di olio
extravergine a crudo.
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