13 settembre 2013

Le mie ricette - Gnocchi di semolino all'amatriciana



Adoro le contaminazioni. Le adoro a tal punto che, nella frenesia di provarle tutte, ogni tanto quello che ne viene fuori non è poi così entusiasmante.

Questa volta, in tutta sincerità, siamo in uno di quei casi, ma tant'è, la ricetta l'avevo fatta e tanto vale condividerla, se non altro come spunto dal quale partire per le variazioni di rito.

In sostanza, quindi, gnocchi di semolino classici, conditi con un sugo fatto con pomodorini e guanciale e poi passati in forno, esattamente come si fa con la ricetta tradizionale.

Ovviamente pecorino al posto del parmigiano, sia nell'impasto degli gnocchi, che per la gratinatura finale.

Ingredienti (per 6 persone)
  1. Due etti e mezzo di semolino
  2. Un litro di latte intero e fresco
  3. Un etto di pecorino romano grattugiato
  4. Cinquanta grammi di burro (per l'impasto degli gnocchi)
  5. Due tuorli d'uovo
  6. Due etti di guanciale
  7. Una trentina di pomodorini (Datterino o Ciliegino)
  8. Olio extravergine di oliva
  9. Sale e pepe
  10. Un altro po' di burro (per ungere la teglia e per spennellare gli gnocchi)

Prendete una casseruola, meglio se anti-aderente e ampia abbastanza da contenere un volume almeno doppio a quello del latte, versateci quest'ultimo, aggiungete un cucchiaino scarso di sale e portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio.

Portate il latte ad una temperatura prossima al bollore, poi cominciate a versare a pioggia il semolino, mentre con l'altra mano, usando sempre la frusta, mescolate rapidamente per evitare grumi ed incorporare per bene il semolino al latte.

Fate cuocere, girando in continuazione, fino a quando il semolino non si sarà rappreso, considerando che ci vorranno pochi minuti, al massimo una decina.

Spegnete il fuoco e aggiungete il burro, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno (dato che l'impasto sarà bello duro e colloso, la frusta non andrà più bene), fino a quando il burro non si sarà completamente sciolto.

Terminate aggiungendo i tuorli d'uovo e il pecorino romano - non tutto, tenetene una trentina di grammi da parte - dando un'ultima mescolata, fino a quando l'uovo non sarà perfettamente amalgamato all'impasto.

Ora, se avete la fortuna (e la mia invidia) di avere un tavolo con il piano di marmo, dategli una inumidita e versate l'impasto direttamente sul piano di lavoro, altrimenti prendete un paio di fogli di carta di forno, stendeteli sul tavolo in modo che ne coprano un'area sufficiente, teneteli fermi con un paio di pesi (altrimenti quando ci versato l'impasto vi partono per la tangente) e versateci sopra l'impasto.

Poi, tavolo di marmo o normale, prendete un altro foglio di carta da forno (per la cronaca, vi consiglio sempre di acquistare quella professionale, che ha una larghezza maggiore di quella che normalmente si trova nei supermercati), appoggiatelo sull'impasto e con il mattarello o le mani (meglio) fate pressione in modo da stendere l'impasto ad uno spessore uniforme di circa un centimetro.

Lasciate freddare per bene l'impasto e, nel frattempo, preparate il sugo, tagliando ciascun pomodorino in quattro spicchi, privandoli dei semi e poi tagliandoli ancora a dadini e tagliando il guanciale, prima a fette, spesse circa mezzo centimetro, poi ogni fetta in pezzi di circa un paio di centimetri di altezza ed uno di larghezza.

Prendete una padella, ungetela con un paio di cucchiai di olio extravergine, quindi portatela sul fuoco, a fiamma media, e quando l'olio è caldo, unite il guanciale, facendolo dorare, girandolo spesso, e dandogli il tempo di rilasciare il suo grasso.

Togliete la padella dal fuoco e, con un mesto bucato (schiumarola, in dialetto romano), travasate il guanciale in un piatto, lasciando il suo grasso nella padella.

Riportate la padella sul fuoco e unite i pomodorini, salandoli e facendoli saltare a fiamma vivace per non più di cinque minuti, quindi spegnete, unite il guanciale messo da parte e mescolate per bene.

Sempre in attesa che l'impasto degli gnocchi si freddi, imburrate una teglia da forno.

Ritornate agli gnocchi e, quanto l'impasto è freddo, con un bicchiere, uno stampo tondo o un coppapasta, cominciate a ricavare gli gnocchi e, ogni volta che ne tagliate uno, mettetelo direttamente nella teglia imburrata, sovrapponendolo leggermente al precedente.

Potete naturalmente comporre gli gnocchi nella configurazione che preferite, sempre però facendo in modo che questi siano, nel caso, solo appena sovrapposti, in modo che poi tutti gli gnocchi possano prendere l'ulteriore condimento.

Finito il primo giro di gnocchi, impastate nuovamente il residuo dell'impasto, stendetelo come avete fatto la prima volta e ricavate altri gnocchi. Proseguite impastando e tagliando fino ad esaurire l'impasto.

Forza che ci siamo.

Fate sciogliere un altro po' di burro, poi con un pennellino o usando le vostre dita, ungete leggermente gli gnocchi in superficie, poi distribuite sopra di essi il sugo che avete preparato, distribuite a pioggia il pecorino romano tenuto da parte e date, infine, una generosa macinata di pepe nero.

Scaldate il forno a 220°, quindi infornate per circa venti minuti, poi tirate fuori e fate riposare gli gnocchi giusto qualche minuto, poi impiattate, guarnite come meglio credete e, soprattutto, servite ai vostri ospiti.

Buon appetito.

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