Ancora la frolla - si, lo so, nei dolci la mia fantasia è
assai limitata - e questa volta nella forma dei classici pasticciotti, un dolce tipico salentino e che ha poi beneficiato di
una sorta di estensione napoletana.
Come ripieno ho scelto la crema pasticcera, che direi è
quasi un'invariante nelle diverse preparazioni, la granella di mandorle e una
riduzione di fichi d'India al Marsala, che insieme alle mandorle crea una sorte
di ponte virtuale verso la Sicilia, quasi a suggerire un'ulteriore estensione di questo meraviglioso dolce.
Vi anticipo che, per prepararli, vi serviranno
necessariamente gli stampi appositi, a meno che non vogliate farli di forma
diversa, più simili ad una classica crostatina.
Infine, relativamente alla riduzione di fichi d'India,
tenete presente che la resa dei frutti è molto ridotta, per cui non stupitevi
delle dosi che vi darò.
Ingredienti (per 10/12 pasticciotti)
Per i pasticciotti
- Una dose di pasta frolla (qui la mia ricetta)
- Una dose di crema pasticcera (qui la mia ricetta)
- Un etto di granella di mandorle
- Un tuorlo d’uovo (per spennellare la frolla)
- Burro (per ungere gli stampi)
Per la riduzione di fichi d'India
- Otto fichi d'India
- Mezzo bicchiere scarso di Marsala
- Un cucchiaio ben colmo di zucchero di canna
Bene, per prima cosa preparate la pasta frolla o, se andate di fretta o vi sentite affaticati, compratene un rotolo
di quella pronta, mentre per la crema pasticcera, vi prego, resistete alla
tentazione di usare uno di quei preparati per la crema istantanea e fatela seguendo
la mia ricetta o la vostra.
Tanto che la frolla si riposa in frigorifero e la crema
si fredda, dedicatevi alla riduzione di fichi d'India.
Ora, se avete mai maneggiato un fico d'India, saprete già
di quelle loro simpatiche spinette, praticamente invisibili, che si attaccano
alle vostre mani e non se ne vanno mai più, causandovi quella piacevolissima
sensazione di puntura perenne che vi porterà alla follia nel giro di poche ore.
Quindi, a meno che non sappiate sbucciare un fico usando
solo forchetta e coltello, senza mai toccare il fico con le mani - non è
facile, ma si può fare - vi consiglio di mettervi un paio di guanti in lattice,
che vi consentiranno di maneggiare i fichi senza alcun problema.
Bene, avendo quindi preso tutte le cautele, sbucciate i
fichi e tagliateli in grossi pezzi, che metterete in un pentolino, meglio se
anti-aderente, insieme allo zucchero di canna e al Marsala.
Portate sul fuoco, a fiamma minima e con il coperchio,
facendo andare fino a quando i fichi si saranno quasi del tutto sfatti, cosa
per la quale ci vorranno circa trenta minuti.
Quando mancano pochi minuti alla fine della cottura,
togliete il coperchio e fate ridurre il fondo che, alla fine, dovrà essersi
quasi del tutto ritirato, lasciando uno sciroppo piuttosto denso.
Usando il frullatore tradizionale o quello a immersione
date una veloce sgrossata al tutto -
per veloce intendo di far andare il frullatore per meno di dieci secondi - e
poi, usando una chinoise o un colino
a maglie fitte e aiutandovi con il dorso di un cucchiaio, con il quale
premerete i fichi sulle pareti della chinoise,
setacciate il tutto in modo da eliminare i semi, che certo pochi non sono.
Nel caso la riduzione vi dovesse sembrare ancora troppo
liquida, riportatela sul fuoco, sempre a fiamma bassa, e fatela ridurre
ulteriormente.
Quando la frolla si è riposata in frigorifero per una
mezz’ora e la crema pasticcera si è freddata, prendete gli stampini e
imburrateli per bene (ricordatevi che, per le preparazione a base di frolla, gli
stampi vanno trattata solamente con
il burro, senza usare la farina).
Stendete la frolla sul piano di lavoro, cercando di
ottenere uno spessore piuttosto ridotto, di circa due o tre millimetri e poi,
usando la forma degli stampi come guida, tagliatela in pezzi che possano poi
essere usati per foderarli.
Foderate tutti gli stampi, avendo cura di arrivare fino
all'estremità dei bordi, in modo da rendere poi più agevola la sigillatura con
la copertura superiore.
Distribuite la crema sul fondo degli stampi, arrivando
all'incirca ai due terzi dell'altezza, poi distribuite la granella di mandorle
e, sopra di essa, fate colare un cucchiaio di riduzione di fichi d'India, che
naturalmente tenderà a colare in parte all'interno della granella.
Prendete la frolla rimanente, stendetela allo stesso
spessore di quella usata per foderare gli stampi e, sempre seguendo la forma
degli stampi, ricavate i coperchi dei pasticciotti.
Adagiate i coperchi sui rispettivi stampi, avendo cura
che siano a contatto con il ripieno interno e lavorando i bordi con le dita, in
modo da unirli con quelli della parte inferiore e sigillare perfettamente il
tutto.
Con la frolla avanzata, se volete, fate qualche elemento
di guarnizione per i coperchi e poi posizionateli come meglio credete.
Mettete il tuorlo d’uovo in una tazzina e, usando un
pennellino o le dita, passatelo su tutta la frolla, in modo che durante la
cottura questa possa prendere un bel colore dorato (se non usate l’uovo, la
frolla rimarrà un po’ pallida).
Infornate a 170° per circa trenta minuti e comunque fino
a quando la frolla si sarà ben dorata - non aumentate la temperatura, anzi, se
avete più tempo riducetela, dato che la cottura deve essere molto delicata, per
evitare il distacco della copertura superiore - poi tirate fuori i pasticciotti,
fateli intiepidire ed estraeteli dagli stampi.
Impiattate, guarnite come meglio credete e servite, ai
vostri ospiti o a voi stessi.
belli e buoni questi pasticciotti!!Ottima l'idea della riduzione di fichi d'india sicuramente hanno reso esclusivi questi pasticciotti. un caro saluto,peppe
RispondiEliminaGrazie Peppe, in effetti la riduzione di fichi d'India è stata una rivelazione anche per me: dolce e intensa :-)
EliminaA presto.