3 giugno 2012

Le mie ricette - Pizza (quasi) pugliese


Festa delle famiglie Scout. Per chi ci è passato, molto divertente; per chi non ci è passato, beato lui...

Allora, cosa portiamo ? Insalata di riso ? Banale, e poi la porteranno tutti. Insalata di pasta ? Idem. Lasagne ? E poi come le scaldiamo ? Carpaccio di polpo e melone verde ? Direi un po' impegnativo, soprattutto l'impiattamento per trenta persone...

Ecco, ho trovato ! Una classica e sempreverde pizza pugliese ! Bene, dove la compriamo ? Cosa !? Compriamo !? Ma la facciamo con le nostre manine, perbacco (quindi sveglia alle 6.30, visto che ne ho dovute fare tre e la partenza era alle otto e mezza...).

Il quasi nel titolo è perchè nell'impasto mancano le patate, ingrediente tipico della gustosissima ricetta orginale.

Ingredienti
  1. Pasta lievita, come ad esempio quella per il pane (qui la mia ricetta)
  2. Pomodorini ciliegino (predenteli buoni)
  3. Cipolla bianca
  4. Olive nere
  5. Capperi sotto sale
  6. Acciughe
  7. Origano
  8. Sale e pepe
  9. Olio extra-vergine di oliva
Preparate l'impasto per la pasta lievita, oppure compratela già fatta, privilegiando quella che trovate nei forni che producono il pane, piuttosto che quella già pronta, nei supermercati, che è decisamente modesta (uso il termine "modesto" per evitare un'incriminazione per turpiloquio).

Quando la lievitazione è completa (o quando siete tornati allegramente dal forno), stendetela, mantenendo un certo spessore, e disponetela in una teglia che avrete unto con un po' di olio.

Accendete il forno e portatelo a circa 220°/230°.

Tanto che la pasta continua un pochino a lievitare all'interno della teglia, prendete i pomodorini, lavateli, asciugateli e tagliateli a metà. La loro quantità dipende dai vostri gusti, ma se volete un'indicazione, date un'occhiata alla seconda foto. Se volete, ed avete tempo, potete tagliare i pomodorini con un certo anticipo e metterli, tagliati, in uno scolapasta, in modo che possano perdere un po' della loro acqua.

Prendete poi una cipolla bianca, meglio se fresca (adesso è stagione), in modo da avere un sapore non così forte.

Ungete con un altro po' di olio, usando un pennellino o le dita, la pasta che avete messo nella teglia, poi disponeteci i pomodorini, con la parte tagliata rivolta in basso (ma se non avete pazienza, come è stato il mio caso, metteteli come capita), e cercando di coprire uniformemente tutta la pizza.

Aggiungete la cipolla, senza esagerare, e qua e là le olive snocciolate, i capperi, che avrete naturalmente lavato ed asciugato, e qualche filetto di acciuga.

Salate, date una generosa spolverata di origano (qui è meglio usare quello secco) ed un'ultimo giro di olio extra-vergine, con un movimento a spirale dai bordi fino al centro (non mi offendo se fate dal centro fino ai bordi).

Infornate per una mezz'ora e, comunque, fino a quando la pizza sarà bella croccante e dorata anche in superfice (qui c'è l'ulteriore differenza con la pizza pugliese, che in genere è più alta e morbida all'interno).

Togliete dal forno e fate quantomeno intiepidire (occhio ai pomodorini, che hanno una temperatura interna come quella di Fantozzi), tenendo presente che la pizza è buonissima anche fredda.

Partite allegramente per la Festa delle Famiglie, sicuri del figurone che farete.

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