Bboni, state bboni (gloria eterna ad Aldo Fabrizi), lo so che la locuzione "in abbraccio di..." è particolarmente fastidiosa, fighetta e pure snob, ma tant'è, questa volta ci stava benino, visto pure che le melanzane che abbracciano sono due.
Confido quindi nel vostro perdono e nella vostra comprensione per le mie derive semantiche.
La ricetta nasce dal classico svuotamente del frigo, con l'obiettivo di consumare avanzi e prodotti prossimi al fine vita. L'unico guizzo che mi sono concesso è stato l'acquisto di alcune melanzane lunghe, anzi lunghissime, di colore viola chiaro, provenienti da Cerveteri, scoperte per caso su uno dei miei bacnhi frutta preferiti (per chi fosse di zona, "La vera frutta" al mercato di Piazza Crati, a Roma), dolci e buonissime.
Ingredienti (molto approssimativi, dato che per le polpette spesso si va ad occhio)
- Mezzo chilo di macinato magro (meglio vitello che manzo)
- Un quarto di zucca
- Quattro uova (due per l'impasto e due per l'impanatura)
- 150 grammi di ricotta di bufala
- Mollica di pane (per l'impasto - in alternativa pangrattato)
- Pangrattato (per l'impanatura)
- Farina di ceci (o farina normale, se non la trovate)
- Timo fresco
- Sale e pepe
- Olio extra-vergine di oliva
- Olio per friggere (oliva o arachide)
Bene, indossate la parannanza, accendete la radio, spegnete il cellualre e partite.
Pulite la zucca, togliendo semi e filamenti interni e la buccia, poi tagliatela in grossi pezzi e fatela cuocere al microonde, alla massima potenza, per circa 10/15 minuti e, in ogni caso, fino a quando non sarà ben morbida.
Se non avete il microonde o se non volete usarelo, immaginio per motivi ideologici, cuocetele nel forno tradizionale, mettendole su una teglia coperta con carta da forno. In ogni caso, non le lessate, dato che assorbirebbero troppa acqua.
Quando la zucca è cotta, fatela freddare e poi passatela al passapatate o, se non l'avete, frullatela nel mixer. Poiché la zucca è abbastanza fibrosa, se usate il passapatate controllate per bene che le fibre si siano quasi del tutto ridotte e, nel caso, fate un'altra passata oppure usate il mixer.
Tritate anche la mollica di pane, meglio se usando un mixer ad alta velocità. Non vi preoccupate se la mollica vi sembrerà secca, dato che l'impasto che preparerete sarà abbastanza umido, per via della zucca e della ricotta.
Raccogliete la carne macinata in una terrina, unitevi la zucca passata, due uova sbattute, la mollica di pane, le foglioline di timo, la ricotta, regolate di sale e di pepe e, infine, amalgamate per benino tutti gli ingredienti (la cosa migliore è usare le mani).
Come vi dicevo all'inizio, è difficile dare quantità precise per le polpette e la cosa migliore è regolarsi ad occhio in base alla consistenza dell'impasto che, in questo caso, dovrà comunque risultare abbastanza morbido, ma naturalmente non troppo, tanto da rendere impossibile formare le polpette.
Una buona regola è quella di unire la mollica di pane per ultimo, in modo da calcolarne la quantità in base alla densità dell'impasto (la mollica funziona un po' come un addensante, visto che assorbe bene l'umidità).
Con l'impasto appena ottenuto, formate le polpette, dandogli la forma che preferite ma, in ogni caso, facendole non troppo grandi, dato che la frittura, altrimenti, rischierebbe di lasciarle un po' crude all'interno (se le friggete troppo a lungo, saranno ben cotte all'iterno, ma bruciate all'esterno).
Lasciate che le polpette si riposino e passate alle melanzane, alle quali toglierete testa e coda (come per la grappa) e taglierete in fette nel verso della lunghezza.
Se usate le melanzane che ho usato io, l'operazione non è proprio facile, dato che queste melanzane sono sottili è molto lunghe, e il modo migliore è quello di usare una mandolina (o taglierina) con lama regolabile per lo spessore del taglio, sul quale farete scorrere le melanzane, lentamente e con molta cautela, per non includere anche il palmo della vostra mano nella ricetta. In questo modo vi verrano delle fette perfette.
Prendete poi una padella anti-aderente, o meglio ancora una bistecchiera, che lascerà sulle melanzane i classici segni della cottura, metteteci giusto un filo d'olio extra-vergine e fatela scaldare per benino, poi fateci cuocere le melanzane, girandole giusto una volta in modo che la cottura sia uniforme su entrambi i lati.
Fate in modo che la padella sia grande abbastanza da far si che le fette di melanzana siano distese e, se così non fosse, riducete pure la lunghezza delle fette, sempre però calcolando una lunghezza tale che vi consentirà , poi, di abbracciare le polpette.
Quando le melanzane sono pronte, mettetele su un piato sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per frittura, salatele leggermente e fatele risposare.
Riternate alle polpette e preparatevi alla loro frittura, ripassando nel caso un po' di teoria.
Sbattete le due uova, salandole leggermente, poi passate ogni polpetta nella farina di ceci, poi nell'uovo e, infine, nel pangrattato e, tanto che preparate le altre, mettete le polpette pronte su un tagliere sul quale avrete messo un foglio di carta da forno.
Quanto tutte le polpette sono impanate, prendete una padella, metteteci l'olio per friggere (fate in modo che la quantità d'olio sia tale da consentire alle polpette di rimanere immerse almeno fino alla loro metà) e scaldatelo fino a circa 140°. Non di più, altrimenti le polpette si doreranno troppo in fretta, senza cuocersi all'interno.
Friggete le polpette un po' alla volta, in modo che siano ben distanziate e che la tempratura dell'olio non cali troppo quando le immergete.
A naso direi che le polpette dovranno friggere circa 5 minuti per lato, ma ovviamente regolatevi in base al loro livello di doratura.
Mano a mano che le polpette sono pronte, mettetele su un piatto sul quale, di nuovo, avrete messo qualche foglio di carta da cucina o da frittura.
Quando avrete finito, potete finalmente impiattare, abbracciando ogni polpetta con due fette delle melanzane che avete fritto e, se volete, guarnendo i piatti con altre amenità.
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