17 febbraio 2012

Non è importante quello che si mangia, l’importante è stare insieme...


...ma, parafrasando un pensiero di Aristotele Onassis sui soldi e la felicità, è meglio stare insieme davanti ad un bel piatto e un bicchiere di vino buono, che di fronte ad un bicchiere di Tevernello ed una busta di 4 Salti in Padella.

E’ una dualità non da poco: Mangiamo per vivere o Viviamo per mangiare ?

Per voi il cibo è qualcosa che serve solo per non morire di fame, e proprio ci tenete a stare insieme a me ? Allora passate fra le 17 e le 19, almeno così mi risparmio la fatica davanti ai fornelli e me la cavo con un caffè o con un Crodino.

Se siete dalla parte di quelli che dicono: “Conosco un ristorantino dove si mangiano cose semplici, come a casa”, allora io vi rispondo: “Lo conosco anch’io. Si chiama cucina di casa vostra”.

Se vado in un museo è perché voglio ammirare qualcosa di diverso dai quadri che ho in salotto; se vado al cinema e perché voglio vedere qualcosa di diverso da quello che vedo in TV, stravaccato sul divano; se vado al ristorante è perché voglio assaggiare cose che a casa mia non mangio.

Tutto si riduce ad una questione di giuste premesse e relative conseguenze: “Vi invito a cena, così mentre mangiamo, ci raccontiamo un po’ di cose” rispetto a “Venite da me, così ci raccontiamo un po’ di cose e, magari, ci mangiamo qualcosa”.

Sta tutto qui, in questa piccola variazione, che sembra sintattica, ma che invece è molto di più.

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