Avrete certo capito che questa non è una mia ricetta, se
non altro per il nome assolutamente impronunciabile, almeno nella sua prima
parte.
I più attenti avranno anche notato, inoltre, che non ho
anteposto il prefisso "Le mie
ricette" al nome, proprio per ribadire che questa è un'ideazione di Valentyna,
e da lei preparata, che ha contaminato un ricetta ucraina - il cui nome,
appunto, è racchiuso nella prima e misteriosa parola - con un ingrediente
tipicamente mediterraneo, come il peperone.
Se proprio siete temerari, sappiate che la parola
misteriosa si pronuncia, più o meno, come "golubzì".
dove per la "g" iniziale
deve essere pronunciata come se vi facesse male la gola o, ancora meglio, dandogli
una pronuncia alla toscana.
Concludo dicendovi che, per un risultato ancora migliore,
preparate i peproni il giorno prima, facendoli riposare per una notte in
frigorifero e scaldandoli a bagnomaria, o nel forno a microonde, ma a bassa
potenza, prima di servirli. Ovviamente, in questo caso, la salsa la metterete
solo prima di servirli.
Ingredienti (per 4 peperoni)
Per i peperoni
- Quattro peperoni rossi, di forma regolare
- Quattro etti di riso Carnaroli
- Circa due etti e mezzo di salsiccia di maiale macinata
- Brodo vegetale (va bene anche fatto con il dado)
- Una carota
- Una cipolla di media grandezza
- Olio extra-vergine d’oliva
- Sale e pepe
Per il condimento
- Mezza bottiglia di passata di pomodoro (io adoro la Mutti)
- 125 ml di panna fresca
- Olio extra-vergine d’oliva
- Sale e pepe
Se siete particolarmente ispirati, preparate il brodo a
modino, usando verdure fresche, altrimenti, se la pigrizia vi assale, fatelo
con il dado.
Ricordate, in ogni caso, di salare il brodo, in modo che
questo poi trasferirà la sua sapidità al riso, senza che sia necessario salarlo
ulteriormente.
Risolta la questione del brodo, pulite i peperoni, tagliando
con un coltellino tutto intorno al picciolo, allargandosi da esso di non più di
un centimetro, in modo che questo possa essere rimosso come fosse un tappo.
Tolto il tappo, che metterete da parte per usarlo poi più
avanti, aiutandovi con un cucchiaio o con un coltellino, rimuovete con
delicatezza i semi e le coste bianche interne.
Date una prima pre-cottura, immergendo il peperone pulito
in acqua bollente, opportunamente salata, per circa tre minuti, calcolati da
quando riprende il bollore, poi scolateli e fateli asciugare.
Fate un battuto con la carota e la cipolla, esattamente
come lo fareste per un risotto, poi mettetelo in una pentola, insieme a quattro
o cinque cucchiai, e portatela sul fuoco.
Fate andare, a fiamma bassa e senza coperchio, fino a
quando le verdure avranno assunto un colore dorato, poi unite il riso, alzate
la fiamma e fatelo rosolare in modo che i chicchi possano "sentire"
l'olio del soffritto.
A questo, punto, esattamente come si fa per un risotto
normale, aggiungete il brodo, che ovviamente avrete tenuto a bollore leggero,
girando ed aggiungendo altro brodo, in modo da mantenere sempre la giusta
densità.
Tanto che il riso va, prendete le salsicce, levategli la
sacca che racchiude la carne e, usando le vostre deliziose manine, smontate (i romani direbbero sfragnete) il loro ripieno, in modo da
ritrovarvi con una sorta di macinato.
Continuate con la cottura del riso, fino a raggiungere un
tempo di cottura pari alla metà di quello indicato per il tipo di riso che
avete scelto e, a quel punto, spegnete il fuoco, aggiungete la salsiccia
macinata e mescolate per bene in modo da amalgamare il tutto.
Tenete presente che il riso dovrà risultare
"all'onda", quindi piuttosto denso, ma con ancora quel tanto di
liquido che basta, appunto, a formare un'onda quando muovete la pentola.
Fate intiepidire il riso, giusto per non ustionarvi nel
caso lo toccaste, poi riempite i peperoni, arrivando senza problemi fino all'orlo,
ma senza pressare il ripieno (il riso è in parte già cotto, per cui non
aumenterà ulteriormente di volume durante la cottura in forno).
Mettete i peperoni in una teglia, leggermente unta con
olio extra-vergine, mettendoli in posizione orizzontale e poi rimettete ad ogni
peperone il suo tappo.
Aggiungete, sul fondo della teglia, un bicchiere scarso
d'acqua, poi coprite la teglia con un foglio di carta di alluminio, in modo che
i peperoni siano completamenti sigillati all'interno della teglia.
Infornate a 180° per circa quarantacinque minuti.
Tanto che i peperoni cuociono, preparate la salsa di
condimento, mettendo in una casseruola un po' di olio extra-vergine, direi
giusto un paio di cucchiai e la passata di pomodoro.
Portate sul fuoco, a fiamma bassa e con coperchio, e fate
cuocere per almeno una mezz'ora da quando il pomodoro prende il bollore, poi
aggiungete la panna fresca, alzate la fiamma, togliete il coperchio e fate
andare per un'altra decina di minuti, in modo che la panna possa amalgamarsi
per bene con il pomodoro e, al tempo stesso, restringersi un po'.
Spegnete e lasciate la salsa in attesa.
Quando i peperoni sono cotti, spegnete il forno, tirateli
fuori e fateli intiepidire, direi per almeno una quindicina di minuti.
Se avete seguito il consiglio dato all'inizio, cioè di
preparare i peperoni con un giorno di anticipo, fateli allora freddare del
tutto e poi metteteli in frigorifero, nell'attesa del giorno successivo, quando
ve li papperete, altrimenti procedete direttamente.
Impiattate, disponendo il peperone e facendo colare su di
esso qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e panna e guarnendo come preferite.
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