Avendo comprato un cavolo nero, ed usatone solo poche
foglie per questa ricetta, ho pensato di finire il rimanente facendoci una
pasta, che avesse come base gli ingredienti della classica gricia romana, con in più, appunto, il cavolo nero cotto insieme
alla pasta.
Mi raccomando, per questa ricetta rigorosamente il
guanciale e non la pancetta.
Per il formato di pasta, io ho usato i vermicelli. Voi
scegliete come credete, ricordando però che il condimento è piuttosto robusto,
per cui sarebbero da preferire formati di un certo spessore.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di vermicelli
- Un cavolo nero
- Sei fette di guanciale
- Cinquanta grammi di pecorino romano
- Olio extra-vergine di oliva
- Sale e pepe
Prendete il cavolo nero, lavatelo, poi tagliatelo,
partendo dall'estremità delle foglie, a listarelle, di circa due o tre
centimetri di larghezza.
Continuate a tagliare fino a quando arrivate alla parte
dura delle coste della foglia, dove vi fermerete.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta - se vi
va, ripassate prima la teoria - salatela, portatela sul fuoco e, quando bolle, buttate il
cavolo nero, poi aspettate la ripresa del bollore e buttate anche i vermicelli,
facendoli cuocere, ma mantenendoli al dente. Più o meno dodici minuti dalla
ripresa del bollore.
Tanto che la pasta si cuoce, prendete le fette di
guanciale, che devono essere piuttosto spesse, diciamo circa mezzo centimetro,
e tagliatele a listarelle parallelamente al lato corto della fetta, in modo da
ottenere dei pezzi lunghi più o meno cinque centimetri e larghi mezzo.
Prendete un padellino anti-aderente e portatelo sul fuoco,
senza aggiungere olio, e quando è ben caldo, unite il guanciale, facendolo
saltare a fiamma vivace e girando spesso, in modo che posa tirare fuori il suo
grasso naturale e, al tempo stesso, diventare croccante.
Spegnete e lasciate nel padellino.
Grattugiate il pecorino romano, raccogliendolo in una
ciotolina, dove gli aggiungerete anche una generosissima macinata di pepe nero.
Tornate alla pasta e, quando mancano pochi minuti,
prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua di cottura, ricca di amido,
che vi servirà per la mantecatura finale.
Prendete infine una padella, sufficientemente ampia da
contenere i vermicelli e tutto il condimento, e versateci il guanciale insieme
al suo fondo di cottura, poi aggiungete anche quattro o cinque cucchiai di olio
extra-vergine e portate nuovamente sul fuoco, giusto per tenere tutto al caldo
in attesa della pasta.
Quando la pasta è cotta, scolatela, ovviamente insieme al
cavolo nero, lasciandola umida, e travasatela nella padella dove avete messo il
guanciale.
Alzate la fiamma, aggiungete il pecorino grattugiato e
mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo nel caso l'acqua
di cottura messa da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, per effetto
del pecorino, che sciogliendosi e amalgamandosi con l'acqua di cottura, formerà
una sorta di crema.
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