Eccomi qua, con una ricetta non prevista, ma suggerita
dal fatto che avevo preso una quantità eccessiva di funghi porcini (ma guarda
un po'...), trovati in offerta alla Coop e comprati per farci una pasta,
descritta in questa ricetta.
Un piccolo timballo - piccolo ed unico, dato che ne ho
fatto solamente uno - con le patate, i porcini, appunto, ed il Fiocco della
Tuscia, del caseificio Chiodetti,
che già ho usato per altre ricette e che giaceva solo soletto nel frigorifero.
Per finire una crema di parmigiano reggiano e zafferano
Per quanto riguarda il Fiocco della Tuscia, vi ricordo
che è un formaggio fantastico, come consistenza simile al Brie, ma a mio avviso
decisamente superiore. I romani lo possono trovare nel punto vendita La Baronia di Via Scirè.
Se volete, o se non lo trovate, lo potete senz'altro
sostituire con un formaggio simile, sempre a pasta morbida, come appunto il Brie o il Taleggio, anche se quest'ultimo
ha un sapore forse un po' troppo deciso.
Infine, per quanto riguarda i porcini, se potete
prendeteli freschi, ma altrimenti anche quelli surgelati, possibilmente interi,
vanno benissimo.
Ingredienti (per un timballino come in foto)
Per la crema di parmigiano
- 150 ml di panna fresca
- 40 grammi di Parmigiano Reggiano
- Una bustina di zafferano
- Pepe nero
Per il timballo
- Un fungo porcino di medie dimensioni
- Un paio di patate di medie dimensioni
- 50 grammi di Fiocco della Tuscia (o equivalente; vedi sopra)
- Qualche rametto di timo fresco
- Olio extra-vergine di oliva
- Burro (per ungere lo stampo)
- Sale e pepe
Piccola premessa per quanto riguarda le patate: se potete
prendetele di dimensioni tali che, una volta tagliate a fette, queste siano più
o meno dello stesso diametro dello stampo, cosa che vi faciliterà nella
composizione degli strati. Se ciò non fosse possibile, prendete le patate di
misura più piccola, in modo da fare ciascuno strato usando più fette.
Prendete i funghi porcini e, se sono freschi, puliteli
eliminando la terrà più grossa con un coltellino e poi il resto della terra usando
un panno o un foglio di carta da cucina inumidito (mai lavare i funghi in
acqua, dato che tenderebbero ad assorbirla).
Se avete preso i funghi surgelati, invece, la pulitura è
superflua, ma ricordatevi, in questo caso, di tagliarli quando sono ancora un
po' congelati.
Mettete quindi i funghi sul tagliere e tagliateli a
fettine sottili, più o meno di un paio di millimetri di spessore, tagliando
separatamente gambi e cappelle.
Passate poi alle patate, che sbuccerete e tagliere a
fettine sottilissime, meglio se con una mandolina, che vi consentirà di fare le
fette tutte dello stesso spessore.
E' importante che le fettine di patate siano sottili,
altrimenti non vi si cuoceranno nel tempo di cottura previsto per il timballo,
che d'altra parte non potete allungare più di tanto, altrimenti funghi e
formaggio si cuoceranno troppo.
Fate quindi molta attenzione al taglio e, se proprio
avete qualche dubbio e non volete correre rischi, date una rapida pre-cottura
alle patate, tuffandole in acqua bollente per un paio di minuti. Non di più,
altrimenti poi le fettine vi si romperanno in mano.
Bene, siete pronti per il timballo e, per prima cosa,
imburrate lo stampo e, sul fondo, metteteci un disco di carta da forno tagliato
a misura, cosa che faciliterà di molto l'estrazione del timballo quando sarà
cotto.
Fate cadere qualche goccia d'olio extra-vergine sul fondo
dello stampo e distribuiteci un pizzico di pangrattato, che distribuirete
uniformemente, aiutandovi con le dita, su tutto il fondo.
Cominciate a comporre gli strati, facendo prima uno di
patate, in modo che questo non lasci buchi, ma allo stesso tempo cercando di
minimizzare la sovrapposizione delle singole fette (ecco il perché della
premessa sulle patate).
Salate lo strato di patate e, su di esso, fatene uno con
i funghi, salate leggermente anche i funghi, e poi distribuite su di essi un
po' di formaggio, questa volta in modo irregolare, senza fare cioè uno strato
compatto.
Qualche fogliolina di timo e, poi, ripetete la stessa
sequenza fino ad arrivare quasi al bordo dello stampo. Ricordatevi di pressare
per bene e con decisione gli strati, in modo da creare un timballo compatto.
Terminate con uno strato di patate, che salerete, ci
farete cadere a filo un cucchiaio di olio extra-vergine, in modo che questo
penetri anche all'interno del timballo, e poi un po' di pangrattato,
distribuito in modo omogeneo su tutto lo strato di patate.
Mettete lo stampo su una teglia da forno ed infornate a
200° per circa una mezz'ora. Vedrete che durante la cottura il timballo si
gonfierà un pochino - questo è il motivo per il quale vi ho detto di arrivare
"quasi" fino al bordo - mentre, quando si raffredderà, dopo la
cottura, si riabbasserà di circa un centimetro - è questo è il motivo per il
quale vi ho suggerito di pressare gli strati.
Tanto che il timballo si cuoce, dedicatevi alla crema di
parmigiano e, per prima cosa, grattugiate il reggiano, meglio ancora se con un
grattugia, come ad esempio quelle della Microplane,
che vi consenta di ricavarne lamelle sottilissime che si scioglieranno ancora
meglio.
Mettete la panna fresca in un pentolino e portatelo sul
fuoco, a fiamma bassa, facendo scaldare la panna, ma senza farla bollire. Se
avete un termometro da cibo, che più volte vi ho suggerito di comprare e, se
non l’avete fatto, ricordatevi che Natale si avvicina, portate la panna a 85°
circa, altrimenti regolatevi ad occhio.
Quando la panna è a temperatura, unite il parmigiano e
fatelo sciogliere - ci vorrà un attimo - poi continuate la cottura, portando il
tutto a bollore leggerissimo, per circa cinque minuti, in modo che la panna
possa restringersi.
Dopo qualche minuto aggiungete la bustina di zafferano ed
una generosa macinata di pepe nero, poi continuate la cottura per qualche
minuto ancora e, infine, spegnete e fate intiepidire, mescolando ogni tanto per
rompere la pellicola che si formerà in superficie.
Tornate al timballino, che nel frattempo dovrebbe essere
cotto e, se è così, tiratelo fuori dal forno e fatelo intiepidire, se non
freddare del tutto, cosa che renderà più facile la sua estrazione dallo stampo,
che farete passando, per prima cosa, la lama di un coltellino tra la parete
dello stampo ed il timballo , poi rivoltando lo stampo e dando qualche colpetto
deciso sul fondo.
Bene abbiamo finito; non resta che impiattare, versando
qualche cucchiaio della crema di parmigiano reggiano sul timballo e guarnendo
come meglio credete.
Se volete riscaldare il timballino, fatelo nel microonde,
a mezza potenza, prima di aggiungere crema e guarnizione.
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