27 aprile 2013

I miei dolci - Crostata con marmellata di pere, squaglio di cioccolato e granella di mandorle



Eccomi con una classica crostata, che abbina la marmellata di pere - lo ammetto, l'ho comprata - con lo squaglio di cioccolata fondente, a suggellare uno dei matrimoni frutta-cioccolato che preferisco, e con la granella di mandorle sulla superficie, a creare un minimo di contrasto duro-morbido al morso.

Come tutte le crostate, preparatela il giorno prima e dategli il tempo di riposarsi, a tutto vantaggio del gusto.

Fate infine attenzione allo squaglio, che dovrà essere di densità tale da non risultare duro al taglio della crostata, ma nemmeno troppo fluido, tanto da colar via quando ricaverete le singole fette.

Per quanto riguarda le quantità, tenete presente che io ho fatto una crostata piuttosto alta, come peraltro si può vedere dalla foto, per cui se invece voi ne volete fare una di altezza standard, riducete le quantità in modo opportuno.

Ingredienti (per una crostata di circa 24 cm di diametro)
  1. Una dose di pasta frolla (qui la mia ricetta)
  2. Due confezioni di marmellata di pere
  3. Due etti di cioccolato fondente
  4. Mezzo bicchiere di panna fresca
  5. Quattro cucchiai di granella di mandorle
  6. Burro e farina (per ungere le teglia)
  7. Zucchero a velo (opzionale, per guarnire)

Bene, per prima cosa preparate la pasta frolla o, se proprio la pigrizia vi assale, compratene un rotolo di quella pronta (per questa volta vi perdono).

Prendete una teglia da forno, meglio se anti-aderente, imburratela per bene e poi infarinatela, facendo aderire la farina su tutta la superficie e togliendo poi quella in eccesso, cosa che farete rovesciando la teglia sul lavandino - e dando qualche colpetto sul fondo.

Tanto che la pasta frolla si riposa in frigo, dedicatevi allo squaglio, spezzettando la grossolanamente la cioccolata fondente e mettendola in un pentolino, sempre anti-aderente, aggiungendo poi la panna fresca.

Portate il pentolino sul fuoco - se avete voglia, potete anche usare il bagnomaria - a fiamma bassa e senza coperchio, e fate sciogliere completamente la cioccolata, girando ogni tanto per facilitare l’operazione e per far in modo che la panna si incorpori alla perfezione.

Spegnete e fate intiepidire, controllando che durante il raffreddamento la cioccolata non tenda ad indurirsi troppo e, se così fosse, aggiungete altra panna per dare la giusta densità.

Quando si sarà intiepidita, la cioccolata dovrà comunque risultare morbida, ma non liquida. Come prova potete infilarci un cucchiaino, verificando che questo rimanga ben dritto, piuttosto che cadere su un fianco.

Tirate fuori la frolla dal frigo, dategli il tempo di riprendere calore e ammorbidirsi, poi stendetela sul piano di lavoro, lasciandola un po' spessa, direi almeno mezzo centimetro, e foderateci la teglia, avendo cura di risalire su tutto il bordo, che poi rifilerete con un coltello, in modo che questo sia a filo con quello della teglia.

Fate colare lo squaglio di cioccolata all'interno della crostata - se questo si fosse indurito troppo, scendendo a fatica, riscaldatelo leggermente in modo da renderlo più fluido.

Prendete poi la marmellata di pere, travasatela in una ciotolina e dategli una scaldatina a microonde, a bassa potenza, in modo da renderla un po’ più fluida, cosa che aiuterà a farla colare all’interno della torta, cosa che farete, con uno spessore uniforme.

Sopra lo strato di marmellata, distribuite la granella di mandorle, in modo da creare uno strato uniforme, che copra completamente quello sottostante.

Infornate la torta a 180° per circa quaranta minuti, quindi tiratela fuori e fatela freddare a temperatura ambiente, poi toglietela dalla teglia, nel caso usando la lama di un coltellino, che passerete tra il bordo della teglia e la frolla, in modo da facilitarne il distacco.

Impiattate, dando una spolverata di zucchero a velo, che, lo ricordo, va dato solo al momento di portare in tavola e guarnite come meglio credete.

Divorate, con buona pace della vostra massa grassa.

Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per godere fino in fondo assaggiatelo insieme ad un Recioto della Valpolicella Masi, poi fatemi sapere....

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