Vedete la ricetta come un primo tentativo di entrare nel
magico mondo dell’Happy Hour, che
poco mi piace, se non altro perché uno si abbuffa e poi non cena, ma che sembra
andare tanto di moda.
Quindi, con l’idea di intrattenere i miei ospiti, in
attesa di sedersi a tavola, ho pensato di preparare qualcosina a supporto del
classico calice di benvenuto, che bevuto da solo non è il massimo, ma peggio è
se lo si accompagna con tonnellate di noccioline, pistacchietti ed altre
amenità del genere.
Asiago stagionato DOP a farla da padrona, con una
riduzione di aceto di mele e miele di castagno, poi, a completamento, delle
praline di noci e delle scorzette di
pomodoro San Marzano confit.
Preparazione semplice, ma che richiede un po’ di tempo,
soprattutto per i pomodori, che però potete fare con ampio anticipo, come in
anticipo potete preparare anche la riduzione di aceto.
Ingredienti (per 4 persone)
- Due etti di Asiago stagionato DOP
Per i pomodori confit
- Quattro pomodori San Marzano
- Origano secco
- Zucchero semolato
- Sale
- Pepe bianco
Per le praline
- Quattro confezioni di noci già sgusciate (160 grammi)
- Mezzo cucchiaino di cannella
- Quattro cucchiaini di zucchero di canna
Per la riduzione di aceto
- Un bicchiere scarso di aceto di mele
- Due cucchiai di miele di castagno
Partite senza dubbio con i pomodori, la cui preparazione
richiederà almeno un paio d'ore, lavandoli, tagliandoli a metà, nel verso della
lunghezza, e poi a spicchi - orientativamente ogni metà in tre spicchi - ai
quali poi eliminerete la parte interna, quella acquosa e con i semi, lasciando
solo la parte esterna e soda.
Mettete gli spicchi di pomodoro su una teglia, sulla
quale avrete messo un foglio di carta da forno, con la parte interna rivolta
verso l'alto.
Distribuite sopra ai pomodori il sale, il pepe bianco,
l'origano e lo zucchero, facendogli cadere a pioggia, in modo che si
distribuiscano in modo uniforme, poi accendete il forno, impostate la
temperatura a 90° e infornate i pomodorini, lasciandoli appassire per circa un
paio d’ore.
Mi raccomando, non abbiate fretta e non alzate la
temperatura, che mai deve superare i 100°, dato che i pomodori non devono
cuocersi, ma solo perdere la loro componente acquosa.
Tanto che i pomodori vanno, passate alla riduzione di
aceto di mele e miele di castagno, prendendo un pentolino, mettendoci l’aceto e
il miele e portandolo sul fuoco, a fiamma bassa e senza coperchio.
Fate andare fino a quando l’aceto non si sarà ridotto
almeno della meta e, comunque, fino a quando non otterrete una sorta di
sciroppo piuttosto denso, ma non troppo, ricordandovi che l’addensamento
aumenterà al freddarsi della riduzione.
Prima di spegnere, assaggiate, per verificare che il
bilanciamento tra la parte acidula e quella dolce sia di vostro gusto, poi,
quando siete soddisfatti, mettete da parte e fate freddare a temperatura
ambiente.
Se durante la fase di raffreddamento doveste notare che
la riduzione si indurisce troppo, potete rimediare - non è il massimo, ma
funziona - riportando il pentolino sul fuoco, aggiungendo un poco di acqua e
mescolando fino a ridare fluidità alla riduzione.
Passate infine alle noci, o meglio ai gherigli, che
metterete nel mixer ad alta velocità, quello che si usa per macinare il caffè
o, appunto, la frutta secca, facendolo andare alla massima velocità, in modo da
tritarle completamente, facendo inoltre uscire il loro olio naturale.
Alla fine vi dovrete ritrovare con una sorta di pasta di
noci, collosa e malleabile.
Travasate la pasta di noci in una terrina, aggiungeteci
mezzo cucchiaino di cannella in polvere, un cucchiaino di zucchero di canna ed
amalgamate il tutto.
Mettete il rimanente zucchero di canna in un piatto, poi
prendete un po’ di pasta di noci - direi un cucchiaino colmo - e modellatela
con le mani dandogli la forma che preferite, in modo da ottenere la pralina.
Passate la pralina nello zucchero, in modo che questo
possa aderire su tutti i lati, poi mettete la pralina in un altro piatto, a
riposarsi.
Ripetete fino all’esaurimento della pasta di noci e poi
trasferite tutte le praline nel frigo, in modo che possano compattarsi per
bene.
Bene, resta solo da tagliare l’Asiago, scegliendo voi
forma e dimensione e poi procedere con l’impiattamento finale, che potrete fare
creando tre zone, una per ciascuno degli ingredienti, ricordandovi di far
colare un po’ di riduzione di aceto e miele sul formaggio e, poi, usandola
anche per guarnire il piatto, distribuendola nelle zone libere.
Nessun commento:
Posta un commento