Tra tutti i legumi, ammetto di avere un debole per la cicerchia,
che finalmente, dopo anni di misterioso esilio, si comincia a ritrovare con una
certa facilità.
Considerata un legume povero,
sembra stia però risalendo nelle classifiche di quelli alla moda, cosa che non è proprio una bella notizia, dato che
spesso moda e cucina mal si coniugano
In passato l'avevo già usata per una zuppa e come accompagnamento dei calamari, mentre questa volta,
sempre in abbinamento con il pesce, ma come completamento di un filetto di
tonno, scottato in padella con il succo di arancia, fatto poi restringere per
avere una salsa, in modo da insaporire ulteriormente il tonno.
Come tutti i legumi, tenete presente il tempo necessario
all'ammollo, per cui pianificate il tutto dalla sera precedente o dal mattino
presto, a seconda che serviate il patto a pranzo o a cena.
Ingredienti (per 4 persone)
- Due etti di cicerchie
- Quattro etti di filetto di tonno, meglio se in un pezzo unico
- Quattro cucchiai di granella di mandorle
- Un arancia
- Un paio di rametti di rosmarino
- Uno spicchio d'aglio
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Come già detto nella premessa, mettete le cicerchie in
ammollo in abbondante acqua fredda e, considerando l'attesa, dedicatevi ai
vostri passatempi preferiti.
Trascorso il tempo dell'ammollo, scolate le cicerchie e
mettetele in una pentola, aggiungete acqua fredda, in quantità abbondante, in
modo che le cicerchie siano completamente coperte, considerando anche
l'evaporazione dell'acqua durante la cottura.
Salate l'acqua usando del sale grosso, poi portate sul
fuoco, con il coperchio, e da quanto l'acqua comincia a bollire, contate più o
meno un'ora e mezza, tenendo comunque conto che il tempo di cottura dipenderà
anche da quanto le cicerchie sono effettivamente rimaste in ammollo.
Quindi, controllate con una certa frequenza e, quando le
cicerchie saranno ben morbide, spegnete e lasciate intiepidire nella loro
acqua.
Travasate le cicerchie, prendendole con un mestolo
bucato, nel frullatore (meglio) o nel mixer, aggiungete un paio di mestoli
della loro acqua di cottura e fate andare alla massima velocità, facendo in
modo che la crema risulti abbastanza fluida, diciamo più o meno come un passato
di verdura.
A voler essere rigorosi, potreste anche usare un passa
verdure al posto di frullatore o mixer, in modo da separare la buccia delle
cicerchie, ricavando solo la polpa e, peraltro, giustificando il termine di
"passata".
Prendete una casseruola, metteteci quattro cucchiai di
olio extravergine, l'aglio, in camicia e leggermente schiacciato, e i rametti
di rosmarino.
Portate sul fuoco, a fiamma media, e quando l'aglio sarà
dorato, toglietelo e togliete anche il rosmarino.
Unite la passata di cicerchia, regolando di sale, dando
una generosa macinata di pepe, e fate cuocere, a fiamma bassa, per circa dieci
minuti, in modo che la passata abbia tempo di insaporirsi dell'olio al
rosmarino, senza però addensarsi troppo.
Spegnete e fate riposare, con il coperchio.
Dedicatevi al tonno, che come già detto vi consiglio di
prendere in un pezzo unico, e ricavatene il numero di porzioni che avete deciso
di fare, modellando i tagli come preferite, ma sempre ricordandovi di fare
pezzi di un certo spessore.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
tre o quattro cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco e, tanto che
l'olio si scalda, spremete l'arancia e tenete il suo succo a portata di mano.
Quando l'olio è ben caldo, unite i filetti di tonno,
facendoli rosolare per circa un minuto per lato, quindi salateli e pepateli e
poi unite il succo dell'arancia.
Alzate la fiamma e fate andare, girando il tonno in modo
che senta il calore in modo uniforme, fino a quando il succo non si sarà
ridotto, trasformandosi in una salsa ben densa.
Vedrete che il tempo necessario ad addensare il fondo di
cottura sarà tale da consentire una cottura del tonno al punto giusto, in modo
da avere l'esterno rosolato e l'interno ancora rosa.
Spegnete e spostate il tonno su un tagliere o sul piano
di lavoro, poi, su ciascuno di essi, distribuite uniformemente, solo sulla
faccia superiore dei filetti, la granella di mandorle, premendo leggermente con
il palmo della mano, in modo che la granella rimanga in posizione, cosa che
sarà agevolata da quel minimo di collosità naturale del tonno e del grasso di
cottura.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo su ogni
piatto un mestolo di passata di cicerchia e adagiando su di essa, magari non
proprio al centro, un filetto di tonno.
Fate colare su ogni filetto un cucchiai del fondo di
cottura a base di succo di arancia, poi guarnite a vostro piacimento e portate
finalmente in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: amo accompagnare il tonno col vino rosso, per cui consiglio di provare un Rosso di Valtellina di AR.PE.PE., possibilmente fresco di cantina (15°/16°).
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