9 aprile 2013

I miei dolci - Torta di ricotta, cacao e nocciole, al profumo d'arancia



Con il nuovo forno finalmente a pieno regime, ritorno sui dolci, senza troppa fantasia, per la verità, visto che vi propongo una torta a base di frolla - praticamente tutti i miei dolci sono a base di frolla - con un ripieno di ricotta, cacao amaro e nocciole tostate.

Un profumo d'arancia, dato sia dalla classica essenza ai fiori d'arancia - ho fatto questo dolce a Pasquetta, quindi con qualche avanzo dalla preparazione della tradizionale pastiera - che dalla scorza grattugiata.

Concludo dicendo che, come per quasi tutte le torte a base di ricotta, anche questa è da prepararsi il giorno prima, in modo che la ricotta abbia il tempo di compattarsi per benino.

Ingredienti (per una torta di 24 cm di diametro)
  1. Una dose di pasta frolla (leggete qui per la preparazione
  2. Un chilo di ricotta (quella che preferite; io uso sempre quella di pecora)
  3. Trecento grammi di zucchero
  4. Trecento grammi di nocciole tostate
  5. Quattro uova
  6. Quattro cucchiai di cacao amaro
  7. Quattro cucchiai di Rhum
  8. Un arancia
  9. Una fialetta di essenza di fiori d'arancia
  10. Burro e farina (per ungere le teglia)
  11. Un tuorlo d’uovo (per spennellare la sfoglia)

Preparate la pasta frolla secondo la vostra ricetta o, se non l'avete, usando questa o ancora, se la pigrizia vi ha preso, compratela già pronta.

Tanto che la pasta si riposa in frigo, nell'ansia di essere divorata, mettete in una ciotola (o, se l'avete, nell'impastatrice orbitale) la ricotta, le uova, lo zucchero, la scorza d'arancia grattugiata, l'essenza di fiori d'arancia, il Rhum e mescolate il tutto usando un cucchiaio di legno ho una frusta piuttosto robusta.

Mettete il cacao nel setaccio - se non l'avete, potete usare un colino a maglie fitte - ed unitelo a pioggia all'impasto, poi mescolate nuovamente finché il tutto sarà diventato di un colore omogeneo.

Per ultimo unite le nocciole e, di nuovo, mescolate in modo che possano incorporarsi uniformemente al resto dell'impasto.

Mettete l'impasto da una parte, e riprendete la frolla dal frigo e, quando avrà ripreso un po' di temperatura, prendetene un pezzo e stendetelo allo spessore di circa mezzo centimetro e poi, con il disco ottenuto, foderateci una tortiera, possibilmente una di quelle con l'anello esterno rimovibile, facendo arrivare la pasta sino alla fine dei bordi e rimuovendo con un coltellino la parte in eccesso.

Versate l'impasto di ricotta all'interno della torta, arrivando sin quasi al bordo, lasciando giusto mezzo centimetro che vi servirà per ancorare le strisce di decorazione, che farete con la frolla avanzata e sistemerete nella classica configurazione incrociata.

Con il tuorlo dell'uovo, usando un pennellino o le dita, ripassate tutte le strisce di frolla, in modo che durante la cottura possano prendere una bella doratura.

Infornate a 170° per un'ora, controllando dopo circa quaranta minuti per verificare che tutto proceda per il meglio.

Quando la torta è pronta, toglietela dal forno, fatela freddare a temperatura ambiente e poi mettetela nel frigorifero, per almeno per otto ore,  in modo che la ricotta possa compattarsi per benino.

Quando sentite che è giunto il momento, tirate fuori ed impiattate, poi portate in tavola e dateci dentro, dimenticando, almeno per una volta nella vostra vita, il conteggio delle calorie.

Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: consiglio l'abbinamento con un Moscato d'Asti DOCG "Vigna senza Nome di Braida”, un vino leggero e profumato, moderatamente dolce e con un perlage ricco e persistente. Da bere rigorosamente freddo.

3 commenti:

  1. Buonasera, Andrea. Le nocciole vanno aggiunte all'impasto intere? Grazie per l'attenzione e per i preziosissimi suggerimenti. Il mio preferito è questo: "poi portate in tavola e dateci dentro, dimenticando, almeno per una volta nella vostra vita, il conteggio delle calorie". Solo che io al conteggio non bado mai...

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    1. Buongiorno Maria, se non ricordo male (la ricetta è di molto tempo fa), io le nocciole le misi intere, anche perché mi piace sentirle chiaramente quando addento la torta. In alternativa, si potrebbero dividere a metà (ma non oltre).

      A presto !

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