Dovete ammetterlo, il nome non è male per dei semplici
pomodorini ripieni...
Comunque, visto il piatto l'ho preparato per il pranzo
Pasquale, considerato che amo il pesce crudo e adoro i pomodori, grandi o
piccoli che siano, ho deciso per questi stuzzichini, perfetti come finger food, che potete servire ai
vostri ospiti mentre fremono per sedersi a tavola.
Gli ovetti, quindi, sono fatti con i pomodori datterino,
che con la loro forma allungata ricordano quella dell'uovo, mentre il ripieno è
un battuto di spigola cruda, condita con sale nero di Cipro, pepe bianco e una
emulsione di olio extravergine e lime.
Per le quantità è un po' difficile dare indicazioni
precise, dato che queste dipendono da quanti pomodorini volete fare, da quanto
i pomodorini sono grandi e da quando desiderate riempirli.
Dire che con un paio d'etti di polpa di spigola, quindi
pesata dopo averla pulita, dovreste farci almeno una ventina di pomodorini.
Ingredienti (per circa 20
pomodorini)
Per i pomodorini confit
- Venti pomodorini datterino
- Venti capperi sotto sale (per la guarnizione finale)
- Un cucchiaino di zucchero semolato
- Origano fresco
- Timo
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per il battuto di spigola
- Due etti di polpa di spigola
- Venti pistacchi non salati
- Mezzo lime
- Olio extravergine di oliva
- Sale nero di Cipro
- Pepe bianco
Partite senza dubbio con i pomodorini, la cui preparazione
richiederà almeno tre ore.
Tagliate quindi i pomodorini a metà nel verso della
lunghezza, poi, usando un coltellino ben affilato, eliminate la parte interna,
quella più acquosa e con i semi, facendo attenzione a non forare la parte
esterna dei pomodorini.
Mettete i pomodorini su una teglia da forno, sulla quale
avrete messo un foglio di carta da forno, con la parte tagliata rivolta verso
l'alto.
Distribuite sopra ai pomodorini il sale, il pepe,
l'origano fresco tritato, qualche fogliolina di timo - fate attenzione, che il
timo ha un sapore piuttosto forte, per cui usatene veramente piccole quantità -
lo zucchero e, per finire, un leggero filo d'olio extravergine.
Accendete il forno ed impostate la temperatura a 90°, poi
infornate i pomodorini e lasciateli appassire per circa tre ore. Mi raccomando,
non abbiate fretta e non alzate la temperatura, che mai deve raggiungere i
100°, dato che i pomodori non devono cuocersi, ma solo perdere parte della loro
componente acquosa.
Quando i pomodorini saranno cotti, toglieteli dal forno e
fateli freddare a temperatura ambiente.
Tanto che i pomodorini si freddano, sfilettate la spigola
- se siete bravi e convincenti, potete sperare nella misericordia del
pescivendolo - operazione per la quale ci vuole un po' di pratica e di
pazienza, dato che sfilettare il pesce, se non l'avete mai fatto, non è proprio
semplicissimo.
Fondamentale è l'uso di un coltello adatto,
affilatissimo, che vi consente di tagliare il pesce allo spessore desiderato.
Sul mercato esistono coltelli specifici per sfilettare, che altro non sono che
coltelli con la lama molto sottile, bassa e flessibile, che vi consentono di modellare il taglio in modo perfetto.
Prendete quindi la spigola e fategli un taglio alla base
della testa, trasversalmente alla lunghezza del pesce, poi ruotate la lama, in
modo che questa sia contatto con la lisca centrale, e tagliate per tutta la
lunghezza, mantenendo il coltello ben a contatto con la lisca centrale, fino ad
uscire dalla coda.
Ripetete per l'altro lato del pesce, et voilà, più facile a farsi che a dirsi.
Rimuovete le lische residue dai filetti e, sempre usando
un coltello affilato, rifilate i filetti, rimuovendo la parte di pelle sui
bordi che, normalmente, è più spessa e meno gradevole, sia alla vista che al
gusto.
Mettete i filetti su un tagliere, con la pelle rivolta
verso il basso - per la cronaca, se sfilettate voi, allora chiedete al
pescivendolo di non squamare il pesce, in modo che la pelle rimanga più rigida
- e usando sempre il coltello affilato, fate un primo taglio, per inserire la
lama tra polpa e pelle, poi proseguite fino ad uscire dalla parte opposta.
A questo punto pesate la polpa di spigola, poi mettetela
nel mixer e fatelo andare alla massima velocità, in modo da ottenere una
consistenza simile a quella della carne tritata (in alternativa, se l'avete,
potete usare il passa carne oppure mettere la spigola sul tagliere e usare un
coltello con la lama grande e affilata, battendola fino a ridurla in pezzi
piccolissimi).
Raccogliete la polpa di spigola in una ciotola,
aggiungete il sale nero, il pepe bianco e un filo d'olio extravergine.
Mescolate per bene, poi cominciate a formare la palline,
prendendo un pistacchio e avvolgendoci intorno un po' di polpa di spigola,
avendo cura di premerla per bene e dargli la giusta forma, ricordando che poi
questa andrà all'interno dei pomodorini.
Quando avete terminato di formare la palline, preparate
un'emulsione con tre parti di olio extravergine ed una di succo di lime e,
finalmente, cominciate a comporre il piatto.
Posizionate le palline all'interno delle corrispondenti
metà dei pomodorini, poi fate colare una punta di emulsione sopra di esse e,
quindi, chiudete con l'altra metà del pomodorini, facendo in modo che la
chiusura sia parziale, in modo che il ripieno rimanga visibile.
Lavate i capperi, eliminando con cura il sale, poi
asciugateli alla perfezione.
Prendete degli stecchini e infilate in ciascuno un
cappero, poi infilate lo stecchino nei pomodorini, in modo da mantenere unite
le due metà.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: sfiziosissimo antipastino di mare, dai sapori e profumi tipicamente mediterranei, a cui abbinerei un Salina Bianco delle Isole Eolie, da bere ben freddo!
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